Cartotecnica Naldi conferma la fiducia a BOBST e installa una nuova NOVACUT 106 E per crescere nella nicchia dei fustellati in carta leggera

1622
Da sinistra Gabriele e Alessandro Zanetti, titolari di Cartotecnica Naldi

Storica azienda del bolognese, Cartotecnica Naldi è presente sul mercato dal lontano 1935. Oggi al timone dell’azienda ci sono Alessandro e Gabriele Zanetti, figli di Rino che negli anni ’70 rileva l’intera proprietà della società e con l’acquisto della prima BOBST avvia un sodalizio con il costruttore svizzero che diventa il principale punto di riferimento tecnologico per questa piccola e dinamica cartotecnica che lo scorso settembre ha avviato con successo una nuova fustellatrice Novacut

Cartotecnica Naldi da sempre nel settore in qualità di terzista, dopo l’ultima ristrutturazione avvenuta di recente, è gestita dai fratelli Zanetti, Alessandro che rappresenta l’anima tecnica e conosce le sue macchine come le proprie tasche e Gabriele che si occupa invece della parte commerciale. Con una ventina di collaboratori, Cartotecnica Naldi è un punto di riferimento per tutta l’area emiliana, a supporto delle numerose aziende grafiche per le quali il terzista di Castenaso (Bo) è un partner competente e affidabile per tutte le esigenze di fustellatura e incollatura di packaging in cartone dai 80  grammi al cartone microonda. Particolarmente attenta anche all’aspetto ambientale, oltre agli aggiornamenti in tecnologia, che comunque consentono di produrre meglio con minori costi, Cartotecnica Naldi ha da poco investito anche in un impianto fotovoltaico capace di garantire l’80% del fabbisogno energetico aziendale.

Investire per crescere in mercati differenti
Si sa, l’aggiornamento tecnologico è per un terzista la base del proprio successo per poter fornire in tempi rapidi risposte alle esigenze del mercato. L’azienda è dotata al suo interno di diverse tecnologie di fustellatura, in grado di fornire al cliente dal mock-up alle piccole serie con platine di piccolo e medio formato come le BOBST 106 fino ai formati 100×140  cm per le tirature più lunghe.
Nel reparto di incollatura lavorano senza sosta 5 linee piegaincolla per astucci lineari, fondo automatico fino ai 4-6 angoli per astucci a più pareti, tronchi conici, astucci con maniglia.

“Siamo attrezzati per soddisfare le esigenze di produzione di astucci in cartone e arriviamo a lavorare materiali fino alla microonda, ma ci proponiamo, ed è il settore che vorremmo sviluppare sempre di più, anche per le lavorazioni della carta fra 80  e 150 grammi comunemente utilizzata per pendagli e fasce per il settore calzaturiero, buste e incarti alimentari. Stiamo inoltre rivolgendo il ns. interesse in particolare verso quest’ultimo settore, relativo alla lavorazione di materiali a contatto con gli alimenti, al fine di conseguire la relativa dichiarazione di conformità MOCA. In qualità di terzisti, avendo le attrezzature che ce lo permettono, abbiamo inoltre la possibilità di lavorare anche materiali plastici come PVC, polipropilene, polistirolo. Grazie all’ampia e variegata richiesta del mercato, abbiamo acquisito del know-how importante nel corso della storia, e le nuove sfide non ci spaventano affatto”, racconta Alessandro Zanetti, anima tecnica dell’azienda da sempre operativo in produzione come responsabile delle linee di fustellatura, profondo conoscitore delle macchine BOBST.  Un sodalizio quello fra BOBST e Cartotecnica Naldi che dura ormai da oltre 45 anni!

“La nostra fortuna è stata di crescere in un momento di particolare fermento e fantasia, che ci ha permesso di acquisire un ampio bagaglio e know-how sui materiali e di conseguenza anche a livello tecnologico che non è comune a tutte le realtà. Inoltre oggi siamo inseriti in un distretto dove il settore del packaging è molto forte e abbiamo diverse partnership anche con i produttori di macchine confezionatrici automatiche con i quali possiamo testare tutte le ultime novità tecnologiche che loro vanno a implementare sulle loro linee, mantenendoci di conseguenza aggiornati anche da questo punto di vista”, interviene Gabriele Zanetti, responsabile commerciale di Cartotecnica Naldi.

La nuova fustellatrice NOVACUT 106 E di Cartotecnica Naldi
Lo scorso mese di settembre, presso la  Cartotecnica Naldi, è stata installata la nuova NOVACUT 106 E BOBST che è andata a sostituire una precedente linea BOBST, sempre pienamente efficiente. Tuttavia, la nuova fustellatrice, essendo dotata di una tecnologia all’avanguardia, risulta sicuramente più al passo con le attuali esigenze, del mercato e nel rispetto delle stringenti normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

“Anche se la stiamo utilizzando da poco, ho già avuto modo di apprezzare il mettifoglio di nuova concezione del tutto simile a quello delle macchine da stampa, che lavora indifferentemente dalla carta più leggera al cartone riuscendo a fustellare alle massime velocità consentite da questa macchina. Ho inoltre particolarmente apprezzato il piano di fustellatura che lavora in maniera precisa e costante su tutta la superficie del foglio per una qualità garantita dal primo all’ultimo fustellato. Anche i tempi di set-up li abbiamo ridotti del 30-40%, e in linea generale non posso che confermare la nostra soddisfazione per questo investimento che sta pienamente rispettando le attese”, racconta Alessandro Zanetti. Infatti, la NOVACUT può fustellare fino a 8.000 fogli all’ora e, grazie alla tecnologia BOBST, può essere impostata in pochissimo tempo. Prima di confermare l’investimento, Cartotecnica Naldi ha avuto modo di testare la NOVACUT presso il quartier generale BOBST di Mex in Svizzera, su  lavori abbastanza complessi con carte da 80-90gr., un mercato che interessa molto l’azienda che vuole specializzarsi ulteriormente in questa nicchia.

“Le grandi potenzialità offerte da questa nuova NOVACUT ci stanno spingendo sempre più, anche in un’ottica di diversificazione dell’offerta, a cercare commesse in carta leggera a partire dai 80 gr, materiali più sottili che richiedono una particolare cura nelle fasi di produzione, ma che possono garantire migliori marginalità e non nascondo il fatto che mi piacerebbe col tempo arrivare a inserire anche le etichette fra i nostri materiali lavorabili”, conclude Alessandro Zanetti lanciando la sfida al mercato.