Il 2025 segna un anno di rinnovamento e slancio per HP Industrial in Italia. Un anno scandito da tappe cruciali – dagli Hunkeler Innovationdays a Print4All, passando per Ipack-Ima e Labelexpo – che non solo riaffermano la centralità del brand HP nell’universo della stampa digitale industriale, ma tracciano anche una nuova rotta sotto la guida di Alessandro Bestetti, recentemente nominato Country Manager HP Italy per la divisione Industrial
Non si è trattato di un pesce d’aprile, nonostante l’annuncio sia stato dato proprio il 1 aprile 2025. La sua nomina a Country Manager HP Italy per la divisione Industrial assume inoltre un valore strategico e simbolico. Stiamo parlando di Alessandro Bestetti, manager che porta con sé una visione moderna, una profonda conoscenza del mercato e l’ambizione di rafforzare il ruolo di HP come partner tecnologico di riferimento per tutta la filiera della stampa e del packaging, con un’attenzione crescente verso sostenibilità, automazione e trasformazione digitale.
In questa intervista esclusiva, spaziando fra diversi argomenti e raccolta tra i principali appuntamenti fieristici dell’anno, Alessandro ci racconta come la nuova leadership italiana si inserisca nel percorso di innovazione di HP a livello globale, rivelando i punti di forza, le tecnologie chiave e gli obiettivi di una divisione che guarda al futuro del mercato della stampa digitale con passione e rinnovato entusiasmo.
A tu per tu con Alessandro Bestetti, neo Country Manager HP Italy Divisione Industrial
Alessandro, puoi presentarti ai lettori di Converter?
“Lavoro nel settore della stampa da ormai 25 anni. Dopo le prime esperienze, sempre in multinazionali del settore, sono entrato in HP nel 2017 come account manager, specializzandomi nelle macchine a foglio. Nel 2021 ho avuto l’opportunità di crescere in HP come district sales manager del mondo commercial, più recentemente, la nomina a Regional Business Manager, che ha ampliato il mio raggio d’azione anche al settore imballaggio flessibile, etichette e cartoncino. Ci tengo a sottolineare che questo mio percorso è stato costruito insieme ad HP, che per policy crede fortemente nella crescita interna, offrendo percorsi stimolanti e sfidanti. Ho avuto la fortuna di lavorare con un team eccezionale, che mi ha supportato nel mio percorso, portandomi, in soli sette anni, a gestire la country dallo scorso aprile.
A livello personale ho 52 anni, sono sposato e ho un figlio, le mie passioni sono la lettura e lo sport. Sono anche sommelier, amo la cultura del vino (e qui ogni riferimento al settore etichette non è puramente casuale – ndr.) e i suoi abbinamenti col cibo, e sono un grande appassionato di viaggi, infatti adoro scoprire nuove culture e nuovi posti”.
Quali sono le tue priorità da un punto di vista strategico?
“Sicuramente consolidare la crescita di HP in Italia anche alla luce degli ottimi risultati ottenuti in questi anni, ragione per cui l’Italia è uscita dal cluster di Paesi insieme a Spagna e Portogallo del quale faceva parte fino a marzo, e d’ora in avanti opererà in maniera più autonoma. Inoltre intendo consolidare il team poiché credo fermamente nel lavoro di gruppo. Il successo va costruito insieme, con persone che pensano e lavorano con intelligenza, perché da lì nascono idee che fanno la differenza”.
HP è un’azienda in costante evoluzione, qual è il posizionamento della divisione italiana rispetto al mercato europeo?
“HP in Italia è in crescita sia per quanto riguarda le installazioni che per i volumi, anche se il mercato non è affatto semplice, altalenante e imprevedibile. Offrendo noi un prodotto posizionato nel settore del “Print on demand” con risposte immediate, il clima di incertezza può rivelarsi un nostro prezioso alleato poiché il mercato quando esprime un’esigenza poi vuole risposte immediate e qui il digitale vince sempre. HP crede molto nelle innovazioni e nei mercati di sbocco delle diverse tecnologie di stampa, come ampiamente dimostrato a drupa 2024 che era proprio focalizzata sulla diversificazione nei settori commerciale, etichette, packaging flessibile e cartotecnico, proprio per dare l’opportunità ai nostri clienti di diversificare a loro volta la propria offerta.
Il 2025 è un anno ricco di fiere per i diversi settori in cui HP è presente. Qual è il filo conduttore della vostra presenza a questi eventi?
“Il nostro punto di forza principale è quello di avere un portfolio di soluzioni talmente diversificato e importante da poterci presentare sui diversi mercati sempre in pole position. Se drupa e labelexpo sono fiere globali, dove si possono intravedere i trend del futuro di tutti i settore del printing, i recenti Hunkeler Innovation Days sono stati un appuntamento molto importante per il mercato italiano con incontri di alto livello e focus su integrazione e automazione della stampa commerciale; a Print4All e Ipack-Ima avremo invece una presenza più improntata al networking e comunicazione coi nostri clienti focalizzandoci maggiormente su workflow e automazione, mentre ovviamente a Labelexpo porteremo tecnologie per il settore etichette e imballaggio flessibile con l’evoluzione della piattaforma V12”.
Qual è il settore nel quale intravedi più potenziale di crescita per le vostre tecnologie?
“Commercial e label sono due mercati per noi ormai consolidati per i quali continueremo a sviluppare tecnologie innovative. Il settore che rappresenta per noi una enorme opportunità è sicuramente quello dell’imballaggio flessibile, e oggi in questo settore vedo la stessa curiosità e la stessa attenzione da parte delle aziende e del mercato che si respirava nei primi anni 2000 quando stava per partire il boom delle macchine digitali, anche se molti allora dubitavano del potenziale.
Siamo in un contesto dove le esigenze di sostenibilità unite al cambiamento nelle modalità produttive finiranno per far emergere con forza il settore del flexible, e penso sia interessante fare dei confronti e analizzare vantaggi e svantaggi tra soluzioni tradizionali e digitali, non per la sostituzione bensì per l’integrazione. Se pensiamo al settore della stampa commerciale, ormai è palese che le macchine tradizionali e soluzioni digitali coesistano e si potenzino reciprocamente.
La nostra soluzione end-to-end Digital Pouch Factory composta dalla nostra 200K in abbinamento a tecnologie di converting tradizionali formano una linea estremamente competitiva che val la pena di continuare a sviluppare. Qui dovremo essere bravi noi fornitori di tecnologie a far capire bene al mercato le potenzialità di queste soluzioni innovative”.
Come si inserisce l’innovazione sostenibile nel percorso industriale di HP?
“In HP questo tema è fondamentale e non è da trattare solo come slogan. La sostenibilità, infatti, non è solo un “accessorio” ma è incorporata in ogni livello dell’azienda e ogni collaboratore è invitato e stimolato a svolgere le proprie mansioni sempre in un’ottica sostenibile. Noi siamo i principali fautori, e non potrebbe essere altrimenti, della stampa, ma bisogna insistere per lavorare in modo più efficiente e responsabile, cercando di ridurre gli sprechi e valorizzare processi innovativi e sostenibili con azioni dirette e concrete”.
Quali sono le specificità del mercato italiano della stampa industriale che HP intende valorizzare con più decisione?
“L’Italia è un paese dalla capacità creativa straordinaria, con una qualità riconosciuta a livello mondiale nel mondo della stampa. La nostra ricerca e sviluppo non lavora solo per costruire macchine, ma per creare soluzioni che permettano ai clienti di produrre contenuti di elevato valore, grazie anche a inchiostri e applicazioni innovative. Mi viene in mente per esempio lo straordinario lavoro portato avanti da Martina Corradi, che ha dato un notevole impulso al dibattito sulla creatività, coinvolgendo i brand e organizzando attività stimolanti come Challenge Your Agency Agency e altre iniziative che hanno generato feedback entusiastici dai clienti, non per il premio materiale in sè, ma per la sfida creativa e il networking che ne è derivato. L’ultima edizione è stata un successo straordinario ed è già partita la macchina organizzativa per l’edizione 2025 che avrà un nuovo format”.
Le parole di Alessandro Bestetti restituiscono l’immagine di HP Industrial fortemente radicata nel presente ma con lo sguardo puntato sul futuro, pronta ad affrontare le nuove sfide del settore con strumenti concreti: innovazione tecnologica, attenzione al cliente, sostenibilità, creatività e un’impronta sempre più “locale” nella gestione delle strategie operative.