Escalation in GDO per l’imballaggio Attivo!, il packaging anti spreco che allunga la shelf life della frutta

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Arrivano sui banchi le prime fragole italiane e la stagione 2021 si apre con una buona notizia all’insegna della sostenibilità. Crescono infatti i supermercati che scelgono di scommettere sui packaging innovativi per contrastare lo spreco alimentare, un fenomeno che in Italia – secondo le ultime stime di Last Minute Market – vale quasi 10 miliardi di euro, considerando anche le perdite in campo e gli scarti nell’industria e nella distribuzione, e che riguarda in primis l’ortofrutta.

A partire dalla campagna 2021, infatti, anche Esselunga ha scelto di implementare nei suoi punti vendita lo standard Attivo!, che a partire dall’ultima settimana di febbraio viene utilizzato per distribuire fragole – e anche piccoli frutti – nei punti vendita del gruppo.
Ma la catena guidata da Marina Caprotti non è la prima ad avere scommesso sul packaging anti spreco brevettato dal Consorzio Bestack. Pioniere di questo progetto è stato infatti Dimar, gruppo della Gdo aderente a Selex presente in Piemonte e in Liguria con punti vendita a insegna Mercatò Big, Mercatò e Mercatò Local, che per primo ha sperimentato nei suoi store i benefici dell’imballaggio Attivo!, partendo dalle fragole per utilizzarlo poi con successo anche per alcune tipologie di frutta estiva.
Una scelta vincente e soprattutto sostenibile, che ha presto coinvolto anche due altri gruppi distributivi della famiglia Selex: Alì Spa e Ce.Di Marche, che da tempo utilizzano con successo l’imballaggio Attivo! per la movimentazione delle fragole e anche per altri frutti.

L’imballaggio Attivo! brevettato da Bestack prende il suo nome dal processo di “attivazione” – in senso letterale – del cartone ondulato, nella fase immediatamente precedente al confezionamento dei prodotti ortofrutticoli. Con un’apposita tecnologia le confezioni vengono nebulizzate con una miscela di estratti di olii essenziali naturali derivanti a loro volta da frutta, che svolgono una funzione antiossidante sui prodotti ortofrutticoli conservati in cartone, rallentando il loro naturale processo di maturazione e di marcescenza. La frutta movimentata nell’imballaggio Attivo!, quindi, si mantiene buona per più tempo, sui banchi dei supermercati e anche a casa del consumatore. I numerosi test di laboratorio effettuati in fase sperimentale hanno dimostrato che nell’imballaggio Attivo!, rispetto ad altre tipologie tradizionali di confezioni, la quantità di prodotto da scartare, nel caso delle fragole, si riduce del 10% e la vita di scaffale si allunga fino a 24 ore.
Importanti benefici in termini ambientali e di lotta allo spreco, che hanno anche un risvolto economico. Tenendo conto che in Italia vengono vendute tra ipermercati e supermercati quasi 180 milioni di euro di fragole, il differenziale di scarto del 10% dato dall’imballaggio Attivo! porterebbe un risparmio di 18 milioni di euro.