Assocarta a Rimini a KeyEnergy: tasso di riciclo dell’85% raggiunto dal settore cartario (in anticipo rispetto al termine del 2030) grazie alla produzione di energia in cogenerazione

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“Il settore cartario italiano, a livello di decarbonizzazione, è uno dei più avanzati d’Europa con l’85% dell’energia elettrica usata dalle cartiere proveniente da una cogenerazione in sito” commenta Alessandro Bertoglio Responsabile Energia e Trasporti di Assocarta dal KeyEnergy di Rimini – “La cogenerazione: soluzione efficiente nel presente per un futuro più green”. “E per il futuro c’è un ambizioso programma di utilizzo di biogas e biomasse” aggiunge Bertoglio.

“La carta è un materiale sostenibile per eccellenza che dovendo fare i conti con un costo dell’energia di difficile gestione – soprattutto in questi periodi – ha dovuto spingere sull’efficienza energetica sia nell’utilizzo sia nell’auto produzione. Inoltre il 70% della carta prodotta da carta da riciclare viene realizzata nelle cartiere che funzionano mediante cogenerazione. Il gas naturale è parte della transizione per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione in Europa ma soprattutto fattore chiave per l’economia circolare del Paese”, spiega Bertoglio.

Assocarta sta puntando insieme alle cartiere italiane sulla diversificazione del parco energetico. “Abbiamo chiuso un accordo quadro con il Consorzio italiano biogas e ci siamo dati un protocollo d’intesa che vede, da un lato, le cartiere investire in produzione di biometano e biogas e utilizzare lo stesso, dall’altro,  il Consorzio e le industrie agroalimentari che con i loro residui possono produrre e compostare biogas. Allo stesso modo portiamo avanti dei progetti sulle biomasse e stiamo lavorando su una maggiore attenzione alla gestione forestale italiana dove l’industria possa rivestire una attività chiave. Pur rimanendo la cogenerazione il modo più sofisticato per produrre energia e calore. Essa dovrà avere un ruolo, anche in futuro, come fonte programmabile che si affianca alle rinnovabili, in gran parte non programmabili” conclude Bertoglio.