Assocarta – “La via italiana alla Gestione Forestale Sostenibile”

1209

“Vanno previste delle misure per promuovere gli investimenti privati nell’incremento e nella gestione della forestazione per mitigare il cambio climatico e  migliorare  il mix energetico dell’industria”, ha commentato Massimo Medugno DG Assocarta a margine dell’evento di Lucca, ‘Pianeta Terra Festival sulla Strategia Forestale Nazionale’

Si è tenuto lo scorso 7 ottobre, nell’ambito di Pianeta Terra Festival, presso l’Orto Botanico di Lucca, l’evento Assocarta “La via italiana alla Gestione Forestale Sostenibile” con la partecipazione di Alessandra Stefani, Direttore generale economia montana e foreste del Mipaaf, e Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente.

L’approvazione della prima Strategia Forestale Nazionale*, in Italia, è un’occasione straordinaria per una gestione forestale sostenibile. Ciò comporterà benefici in termini di riduzione della CO2 in atmosfera, un’industria più competitiva sul profilo della decarbonizzazione, una migliore gestione del territorio e una produzione di biomasse per contribuire ulteriormente alla decarbonizzazione dell’energia.

Obiettivo della Strategia forestale nazionale (SFN) è definire gli indirizzi nazionali per la tutela, la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, compresa la filiera pioppicola.

“Per questo” afferma Massimo Medugno Direttore Generale di Assocarta “stiamo ragionando con AIEL, Associazione italiana energie forestali, su un’azione comune per usare più biomasse nel menù per decarbonizzare l’industria cartaria. Tra l’altro, la proposta di Piano per la transizione ecologica trasmessa nei mesi scorsi dal Governo al Parlamento richiama l’importanza della forestazione, indicando tra gli strumenti a complemento delle altre politiche per la decarbonizzazione: «L’estensione di una gestione sostenibile all’insieme delle foreste italiane, che attualmente occupano il 40 per cento del territorio nazionale, determinerà fra gli altri benefici ambientali e sanitari una ottimizzazione della loro capacità di assorbire annualmente attraverso la fotosintesi circa 40 milioni di CO2, cioè fino al 10 per cento dei gas serra nazionali, sequestrandole nella biomassa e nel suolo».

“Fondamentale nella SFN il ruolo dell’industria. Come non ricordare infatti” aggiunge Medugno “la dichiarazione finale del G20 – svoltosi a Roma il 30 e 31 ottobre 2021 – sotto la presidenza italiana sul riconoscimento dell’urgenza di combattere il degrado del suolo e creare nuovi stoccaggi di carbonio, condividendo l’aspirazione a piantare collettivamente 3 miliardi di alberi, concentrandoci sugli ecosistemi più degradati del pianeta entro il 2030, con il coinvolgimento del settore privato e civile società. In questo ambito vanno previste delle misure per promuovere gli investimenti privati nell’incremento e gestione della forestazione che consentano la “cattura” di carbonio, da parte dei soggetti industriali che si impegnino in progetti in tali ambiti e cosi aggiungano nuova potenziale disponibilità di biomassa all’interno del mix energetico”.