Cartotecnica San Michele cresce nel packaging e conferma la fiducia a BOBST

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Cartotecnica San Michele_BobstHa da poco festeggiato i 50 anni di attività nel settore cartotecnico, dove è conosciuta come un terzista di grande affidabilità con lavorazioni di qualità, anche grazie a un parco macchine sempre aggiornato e di prim’ordine. Stiamo parlando di Cartotecnica San Michele, che dopo aver inserito in produzione le fustellatrici BOBST, ha scelto di ampliare il proprio reparto di incollatura con una EXPERTFOLD 110 A2 e successivamente con una VISIONFOLD 110 A1

Come molte aziende della provincia di Verona, nate e sviluppatesi attorno al business indotto da un grande gruppo come Mondadori, anche Cartotecnica San Michele ha avuto un profondo legame con la Casa Editrice lombarda che sul territorio ha un importante centro stampa editoriale.

Cartotecnica San Michele_BobstL’azienda vene fondata infatti nel 1972 da Renzo Pavanello, che era impiegato proprio in Mondadori, e la scelta fu sospinta proprio dal fatto che il gruppo editoriale aveva deciso di dismettere le attività cartotecniche, esternalizzando la produzione. Nasce così la Cartotecnica San Michele che, specializzandosi proprio nella cartotecnica per l’editoria, produzione di copertine, inserti fustellati al supporto d–el prodotto editoriale e per ragazzi, produzione di figurine fustellate con mezzo-taglio, cresce nel corso degli anni, affermandosi come un punto di riferimento, non solo per la Mondadori per la quale comunque realizzava gran parte della produzione, ma anche per tutte quelle piccole e medie aziende di stampa che a Cartotecnica San Michele affidavano le operazioni di finishing dei propri stampati.

Dal prodotto cartotecnico editoriale al packaging

Oggi il fatturato dell’azienda è suddiviso equamente fra il mondo editoriale e il packaging, nel quale, anche grazie a tecnologie all’avanguardia, la Cartotecnica San Michele ha saputo ampliare le proprie competenze e l’offerta a un mercato sempre più esigente in termini di qualità del prodotto cartotecnico e tempistiche. “Siamo da sempre fedeli al marchio BOBST quando con le prime 1080 abbiamo fatto esperienza e siamo cresciuti nel mondo della fustellatura automatica. Arrivavamo da anni di platine manuali e il salto fu notevole”, ci racconta Enea Dalla Valentina, responsabile commerciale. Oggi in azienda lavorano 4 fustellatrici BOBST: SP 102 SE, SPERIA 106 e due SP 142 E, equamente suddivise fra il formato 70x100cm e 100x140cm.

Cartotecnica San Michele_BobstA completare il processo produttivo era operativa in azienda anche una vecchia piega-incolla che però veniva utilizzata solamente per piegare quartini, sestini, fustellati di elevata grammatura ma non certamente per produrre packaging. “Il salto decisivo avvenne quando per una casualità, ci trovammo a visionare quella che sarebbe stata la nostra nuova autoplatina automatica in un’officina BOBST di Milano, e li vedemmo anche una piega-incolla Domino 90 che i tecnici stavano revisionando. Per farla breve, quella piega-incolla ce la siamo portata a casa e abbiamo così completato il ciclo di produzione del packaging, crescendo molto negli ultimi anni”, aggiunge Dalla Valentina.

Un reparto incollatura avanzato per un servizio accurato e di qualità

La qualità in fustellatura è sicuramente un ottimo punto di partenza ma per non vanificare il lavoro svolto è altrettanto importante dotarsi di tecnologie all’avanguardia anche nel reparto incollatura. Ecco dunque che poco prima del Covid la Cartotecnica San Michele decide di investire in una nuova piega-incolla BOBST EXPERTFOLD 110 A2 dotata di tutti gli elementi ausiliari indispensabili per un terzista al fine di garantire il massimo della qualità e della sicurezza in ambito packaging alimentare.

“La EXPERTFOLD è stata allestita con il modulo 4-6 angoli, lettura codici anti-frammischiamento, lettore presenza colla, dispositivi per produzione buste piatte o a Z, rendendola il più completa possibile per le nostre esigenze. Nel frattempo, sempre su richiesta di alcuni nostri clienti, visto che serviamo diverse aziende nel settore alimentare, abbiamo intrapreso il percorso MOCA per produrre packaging a diretto contatto con gli alimenti, e questo ci ha consentito di crescere ulteriormente”, aggiunge Enea Dalla Valentina.

La crescita dei volumi ha convinto Cartotecnica San Michele a inserire di recente una seconda piega-incolla, la VISIONFOLD 110 A1 sempre di BOBST così da poter sfruttare su entrambe le linee tutte quelle periferiche esterne che già erano state acquistate con la EXPERTFOLD. Seppur siamo in presenza di due linee differenti, a parte qualche applicazione particolare, il resto della produzione aziendale può essere gestita con entrambe le macchine.

Cartotecnica San Michele_Bobst“Per il terzista la dotazione tecnologica del reparto produttivo è di vitale importanza. Quando ho iniziato a lavorare in questa azienda nel 1999 servivamo in un mese 10-15 clienti, mentre oggi arriviamo a servirne 50-60 e in tempi estremamente ridotti. Il mercato è molto più frammentato e  il tempo che serve a produrre una commessa per un cliente di grandi dimensioni, va messo in conto anche per le commesse più piccole. Pertanto, l’organizzazione del lavoro e impianti produttivi efficienti, che garantiscono avviamenti flessibili e veloci, al pari di una qualità del prodotto finale di eccellenza, ci consentono di servire il mercato con buone performance e la giusta marginalità. Inoltre aver inserito nell’ultima arrivata anche il modulo di incollatura al plasma, ci ha consentito di penetrare anche nuovi mercati, per lo più delle nicchie, come quelli delle scatole plastificate, e senza alcun timore”, conclude Dalla Valentina lasciando aperta la porta a nuovi investimenti, anche alla luce della grande espansione che sta avendo il mercato del packaging in carta, occasioni da non farsi sfuggire, per chi come Cartotecnica San Michele ha fatto del servizio puntuale e di qualità ad altre aziende il proprio punto di forza.