Carta, essenziale per l’Economia Circolare e per il Paese  

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Il modello Messina, città media, che raddoppia la raccolta differenziata in anno, è la dimostrazione che volontà dell’amministrazione, organizzazione comunale e senso civico fanno la differenza”, commenta così Carlo De Iuliis, vicepresidente di Assocarta, i risultati del 27° rapporto Comieco presentato settimana scorsa a Messina “Comieco e anche l’industria della carta, non possono che sostenere le buone pratiche di raccolta differenziata, primo e più importante gesto per poi giungere al riciclo finale in cartiera”.

Nel 2021 il riciclo finale in cartiera è aumentato, in Italia, del 16% con circa 6 milioni di tonnellate di carta utilizzata (erano 5,2 milioni nel 2020), quasi tre volte l’incremento medio registrato a livello europeo, facendo diventare l’Italia il secondo riciclatore di carta dopo la Germania. ”L’industria della carta è essenziale per l’Economia Circolare dei territori e del Paese” aggiunge De Iuliis.

Secondo Carlo De Iuliis le condizioni per migliorare ancora la raccolta ci sono e sono indicate nel Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti, pubblicato di recente.

Innanzi tutto, occorre incrementare la qualità della raccolta differenziata al fine ridurre gli scarti derivanti dalle operazioni di recupero di materia, presupposto per aumentare l’effettivo riciclaggio. Quanto agli scarti residui, occorre definire il fabbisogno impiantistico necessario per il recupero energetico volto ad ottimizzare la gestione in modo conforme alla gerarchia europea di gestione dei rifiuti per garantire un’alternativa allo smaltimento in discarica.

Per la costruzione di un sistema di Economia Circolare, quale è quello europeo ed italiano, non si può prescindere dagli standard ambientali, che sono fondamentali. Ad esempio, in Europa paghiamo la CO2 80-90 euro per tonnellata, a differenza di quanto avviene a livello extra UE. Per migliorare ancora l’Economia Circolare, occorre una dichiarazione che attesti che la spedizione e il trattamento dei rifiuti, al di fuori dell’Unione Europea, avviene a condizioni equivalenti agli obblighi previsti dal diritto ambientale UE” sottolinea De Iuliis.

Se l’industria della carta è essenziale per l’Economia Circolare, non di meno lo è nel campo dell’imballaggio, dell’igiene, della cultura, degli usi speciali, come il medicale e l’industria alimentare e meccanica. Ad esempio, in Italia, la produzione di carta per imballaggi, nel 2021, è aumentata del 14,7%: 5,5 milioni di tonnellate totali di cui il 60% circa destinato all’imballaggio agro-alimentare.

Infatti, gli imballaggi a base di fibre cellulosiche sono un materiale di imballaggio essenziale e prioritario per beni di consumo soprattutto nell’industria alimentare e farmaceutica e costituiscono il principale sistema di imballaggio per il trasporto.

“In questo momento particolarmente critico per il sistema economico e produttivo del Paese a causa dei costi energetici riteniamo che debba essere definita la lista delle attività essenziali di cui la carta è sicuramente parte, rientrando nella catena del valore dell’imballaggio, dell’igiene, del medicale, dell’informazione e, ultimo ma non meno importante, del riciclo. Il riciclo della carta aiuta a risolvere la carenza di materia prima e previene altre emergenze” conclude Carlo De Iuliis.