Osservatorio ARGI 2024: l’industria della stampa italiana tra maturità, trasformazione e visione strategica

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L’Osservatorio ARGI si conferma, anche nel 2024, uno strumento di fondamentale importanza per comprendere a fondo le dinamiche dell’industria grafica italiana. Grazie all’ampliamento del panel di analisi e all’adozione di nuove metodologie allineate agli standard europei, il report restituisce una fotografia dettagliata e altamente rappresentativa dello stato di salute del settore, offrendo al contempo chiavi di lettura utili per orientare le scelte strategiche dell’intera filiera.

Un settore in fase di riassestamento maturo
Dopo i picchi raggiunti nel biennio successivo agli incentivi Industria 4.0, il 2024 si presenta come un anno di transizione positiva, in cui si intravede un’inversione di tendenza nella curva discendente registrata nel 2023. Sebbene ogni comparto presenti specificità e andamenti differenti, il quadro generale suggerisce un riassestamento maturo: il mercato non mostra segnali di crisi strutturale, bensì un adeguamento fisiologico ai nuovi scenari tecnologici, economici e normativi.

Il comparto lastre: rallenta la discesa, cresce l’attendibilità dei dati
Uno dei settori monitorati con maggiore attenzione, quello delle lastre offset, registra nel 2024 un rallentamento nella contrazione dei volumi: il calo si attesta su un -3% rispetto al 2023, dato inferiore alle previsioni e sintomo di un mercato che tende alla stabilizzazione. Le lastre digitali rappresentano ormai oltre l’80% del venduto, confermando la transizione verso tecnologie più moderne ed efficienti. Un elemento di rilievo è l’ampliamento del panel di rilevazione, che da quest’anno include anche i principali importatori e produttori asiatici, offrendo una visione più completa e affidabile del mercato.

Mauro Tironi, responsabile dell’Osservatorio ARGI durante la presentazione all’ultima edizione di Print4All

Pre Press: tecnologia matura, vendite stabili, cresce il ruolo dei servizi
Nel segmento Pre Press, il report evidenzia una situazione di sostanziale stabilità tecnologica. Le installazioni di sistemi CTP – spesso ancora perfettamente funzionanti anche dopo molti anni – confermano una bassa rotazione del parco macchine. Questo fenomeno si lega a due fattori principali: la qualità e longevità degli impianti esistenti, e l’impatto delle agevolazioni fiscali passate, che hanno anticipato parte degli investimenti.
Interessante il dato relativo al Service, oggi più rilevante rispetto alla vendita di nuovi hardware: sotto questa voce rientrano anche i sistemi di workflow, ambito in cui si concentra buona parte dell’innovazione. Sul piano tecnologico, i motori CTP Thermal 2/4/8 up mantengono la leadership rispetto ai formati VLF, la cui leggera crescita è da attribuire più al calo degli altri formati che a un reale incremento della domanda.

Offset: dopo il picco del post-Industria 4.0, si torna alla normalità
Tra i comparti di maggiore peso, quello delle macchine da stampa offset conferma le aspettative: il 2024 rappresenta il momento in cui la curva discendente inizia ad arrestarsi. Il calo registrato tra 2023 e 2024 non va letto come segnale negativo, ma come fisiologico riequilibrio dopo l’exploit legato agli incentivi Industria 4.0.
Estendendo l’analisi al triennio 2022-2024, il mercato offset mostra una crescita significativa rispetto al periodo precedente, sia in termini di unità vendute che di valore. Si tratta di un segmento maturo, in cui si osservano accorpamenti tra aziende e nuove partnership tra stampatori, dinamiche che influiscono positivamente sulla razionalizzazione degli investimenti.

Il formato 70×100 si conferma il più diffuso anche nel 2024, mentre sul fronte tecnologico la stampa convenzionale continua a prevalere su quella UV/UV LED, che resta confinata a nicchie di mercato dove le sue peculiarità trovano applicazione specifica.

Stampa digitale: nuove metriche, nuovi scenari
Uno dei passaggi più significativi dell’Osservatorio 2024 riguarda la revisione dei criteri di classificazione delle macchine da stampa digitale, ora uniformati ai modelli europei già adottati dagli headquarter dei principali brand internazionali. Questo cambio metodologico ha comportato una rilettura completa dei dati del triennio precedente, offrendo una visione più precisa e confrontabile a livello internazionale.
Nel settore bobina monocromatica, le vendite risultano ormai azzerate: il segmento è stato progressivamente assorbito dalle macchine a foglio, oggi più versatili e performanti. Tuttavia, il parco installato resta rilevante, a conferma della solidità tecnologica delle soluzioni ancora operative.
Nel comparto foglio colore, e in particolare nelle macchine A3+, il 2024 segna una svolta nell’analisi, grazie all’inserimento delle vendite indirette nei modelli A3+ Light, gestite per l’84% tramite canale distributivo. Questo dato evidenzia il peso crescente della distribuzione nella diffusione della stampa digitale nel mercato grafico tradizionale.
Le macchine digitali 50×70 e superiori registrano un lieve calo, fisiologico dopo i volumi elevati del biennio 2022-2023, spinti dagli incentivi. Va sottolineato come l’evoluzione tecnologica abbia portato a sistemi più produttivi e performanti, il che spiega la flessione nel numero di unità vendute a fronte di un output invariato o in crescita.

Fatturato e quote di mercato: il Cut Sheet colore guida la crescita
In termini di fatturato, il segmento Cut Sheet colore si conferma il principale contributore, stabile rispetto al 2023. Da segnalare l’ottima performance della bobina a colore, che ha triplicato la propria quota di mercato in valore, passando dal 10% al 30% nel giro di un anno. Si tratta di un dato che testimonia la crescente adozione di soluzioni digitali a bobina nei segmenti a più alto valore aggiunto.

Antonio Maiorano, Presidente ARGI

“L’Osservatorio non è solo una raccolta di numeri, ma uno strumento strategico per leggere e interpretare l’evoluzione del nostro settore. Il lavoro di quest’anno ha aumentato profondità e rappresentatività dell’analisi, rendendola ancora più aderente alla realtà del mercato italiano. I numeri ci raccontano un comparto che, pur tra trasformazioni e nuove sfide, continua a dare segnali di vitalità. L’industria grafica sta dimostrando di saper reagire con visione, innovazione e responsabilità”, ha commentato Antonio Maiorano, presidente ARGI.

Uno strumento per affrontare il futuro
L’edizione 2024 dell’Osservatorio ARGI non si limita a riportare dati aggiornati, ma fornisce una base solida per affrontare le scelte strategiche del prossimo futuro. In un contesto di trasformazione continua, tra nuove tecnologie, modelli di business emergenti e domanda sempre più frammentata, conoscere in profondità il mercato diventa un vantaggio competitivo.