In attesa del 2027, qualche riflessione sul futuro della fiera
Chiusa il 30 maggio scorso nei padiglioni di Fiera Milano, l’edizione 2025 di Print4All ha segnato un momento di rilancio importante per il mondo della stampa e del converting. I dati diffusi dagli organizzatori parlano di oltre 20.000 operatori professionali da 68 Paesi e 245 espositori che hanno animato i corridoi della manifestazione.
Organizzata da Fiera Milano e promossa da ACIMGA e ARGI, Print4All si è confermata una piattaforma di riferimento per un settore in rapida trasformazione, che guarda alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all’automazione come leve strategiche per affrontare il futuro.
Intelligenza artificiale e sostenibilità: l’evoluzione è già in corso
I trend emersi tra gli stand parlano chiaro: l’Intelligenza Artificiale è sempre più parte integrante dei processi produttivi, contribuendo a una maggiore efficienza, flessibilità e controllo. Le soluzioni green – materiali riciclabili e tecnologie adattabili anche a impianti già esistenti – confermano che la sostenibilità non è più un tema accessorio, ma un driver trasversale.
Anche sul fronte della stampa, l’innovazione ha abilitato nuove possibilità: dalla stampa materica multisensoriale alla nobilitazione digitale in un unico passaggio, fino alla stampa su materiali naturali e riciclati. Nel finishing, la parola d’ordine è personalizzazione, con soluzioni adatte a tirature sempre più corte e su misura.
Converting, cartone ondulato e nuove sinergie
Nel mondo del converting e del cartone ondulato, le tecnologie digitali dominano l’offerta, spesso frutto di partnership tra brand. Interessanti anche le proposte “complementari” come i nastri chiudi pacco e quelli di rinforzo, pensati per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale.
Tre aree speciali hanno arricchito il percorso espositivo: Corrugated Experience, dedicata al potenziale comunicativo del cartone ondulato; PrintMAT, che ha messo in scena la creatività della stampa su supporti alternativi come tessuti o vetro; e WeArePrint4All Hub, cuore culturale della manifestazione, dove si sono alternati momenti di confronto, formazione e networking.
Da segnalare anche l’annuncio ufficiale della nascita del Gruppo Converting by Acimga, nuovo polo di specializzazione per le tecnologie di stampa e trasformazione di materiali flessibili, e il lancio di Girls Who Print Italia, iniziativa che promuove l’inclusione e la parità nel mondo del printing e del packaging.
L’Innovation Alliance funziona, ma ogni fiera ha i suoi tempi
Print4All si è svolta nell’ambito di The Innovation Alliance, evento congiunto che ha riunito anche IPACK-IMA, GreenPlast e Intralogistica Italia. Complessivamente, l’alleanza ha attirato oltre 108.000 operatori professionali da 143 Paesi, segno che la sinergia tra filiere ha funzionato nel generare visibilità e affluenza qualificata.
Tuttavia, guardando al futuro, è chiaro che ogni manifestazione dovrà proseguire con un proprio percorso. La prossima edizione di Print4All è fissata per il 2027, con una nuova cadenza biennale. Una scelta strategica che, pur rispondendo a logiche di specializzazione e posizionamento internazionale, ci lascia qualche perplessità, un giudizio questo largamente condiviso anche fra i vari espositori della fiera.
Il nostro punto di vista
Per noi, questa è stata un’edizione decisamente positiva. Non tanto – o non solo – per i numeri, ma per la qualità dei visitatori incontrati negli stand. Oggi più che mai, è proprio la qualità dell’interlocutore a determinare il successo di una manifestazione fieristica, più che il dato aggregato degli ingressi.
Siamo invece meno convinti della scelta di spostare Print4All al 2027 e di sganciarla da un contesto sinergico come quello rappresentato da Ipack-Ima e Plast. L’Innovation Alliance ha senz’altro funzionato nella sua globalità, ma ogni comparto – è inutile nasconderlo – deve fare i conti con le sue fiere competitor di riferimento internazionali, come Interpack, K o Drupa, che impongono scadenze e strategie spesso difficili da armonizzare.
È un peccato non poter mantenere un’unica grande vetrina per l’industria manifatturiera italiana ed europea. L’augurio è che, anche nel suo percorso autonomo, Print4All possa restare centrale, a patto di continuare a valorizzare innovazione vera, ascolto del mercato e concretezza nei contenuti.