Markplate con Esagrafica rivoluziona la marcatura delle lastre flexo

516

Presentata all’evento “Futuro prossimo flessibile 5.0” organizzato lo scorso 24 e 25 ottobre presso Digital Flex, sta già facendo parlare di sé fra gli addetti ai lavori. L’idea che c’è dietro al progetto Markplate è di quelle destinate probabilmente a rivoluzionare il sistema di marcatura e codifica delle lastre fotopolimeriche per la stampa flexo.

Markplate

L’idea nasce dalla passione per la flexo di Andrea Zanatto, titolare della Zanatto Informatica, azienda specializzata nello sviluppo di ERP personalizzati per prestampa e stampa flexo. Andrea è fondatore della startup Markplate e ha investito un triennio in ricerca e sviluppo, arrivando finalmente a brevettare una tecnologia in grado di marcare la lastra in modo permanente con un codice QR leggibile da normali lettori barcode 2D. Questo ha reso di fatto il fotopolimero flexo un prodotto smart, connesso, integrabile con qualsiasi gestionale aziendale e in grado di raccogliere e restituire dati, per una produzione 100% sotto controllo in ogni fase.

Ad aiutare il lancio del progetto Markplate al grande pubblico dell’industria flessografica italiana ci sono Francesco Felisi e Davide Bellini, soci titolari di Esagrafica, che rappresenta Markplate sul nostro territorio, che hanno creduto a questo progetto sin dall’inizio, quando tutto era solo un’idea quasi irrealizzabile.

Cos’è Markplate?

Questa soluzione non è solo un sistema di marcatura ma integra una piattaforma online che permette la condivisione di dati tra chi li inserisce – ad esempio produttore di clichè – e lo stampatore in un modo completamente nuovo. Tramite la piattaforma markplate.com è possibile condividere tutte le informazioni tecniche relative a un lavoro/lastra, il sistema genera una chiave univoca universale per ogni lastra e crea un report che potrà essere consegnato insieme alle lastre fisiche (anche non marcate). Lo stampatore, semplicemente leggendo il report, invia i dati al marcatore.

Il marcatore, anche per le lastre d’archivio 

Il cuore del sistema è appunto il marcatore Markplate  che riceve i dati in modo automatico e permette di imprimere il codice univoco alle nuove lastre, con una procedura similare permette però di marcare anche quelle già presenti in archivio, consentendo di allineare un intero magazzino di lastre storiche.

Il suo design compatto ed ergonomico e i comandi intuitivi rendono il processo estremamente semplice, adatto a qualsiasi formato di lastra e a qualsiasi spessore.

È importante sottolineare che questo tipo di marcatura può essere eseguita ovunque sulla lastra, non intacca lo spessore del fotopolimero e non ne danneggia la superficie, non influisce in alcun modo sulla stampa e rimane sempre leggibile anche dopo molti cicli di stampa e lavaggio con qualsiasi solvente, la marcatura di fatto viene garantita per tutta la vita della lastra e non è rimovibile in alcun modo.

I vantaggi

Le performance di un sistema del genere si tramutano in evidenti vantaggi per quanto riguarda la logistica delle lastre. Ma è l’interscambio dei dati ad aprire nuovi scenari di applicazione che permettono di agevolare ogni fase dei processi di stampa. Dalla configurazione del montaclichè, al setup della macchina da stampa, garantendo inoltre una totale tracciabilità delle lastre anche per certificazioni esigenti (BRCS, etc).

La tecnologia è alla fase finale di testing, anche grazie al prezioso supporto di Digital Flex che lo ha inserito nel proprio flusso di lavoro e lo sta testando quotidianamente nella produzione delle lastre flexo.