Nordmeccanica compie 40 anni e porta l’Industria 4.0 nel packaging Made in Italy

5544

L’azienda, in occasione del suo 40 esimo anniversario ha organizzato lo scorso 13 dicembre a Pia­cen­za un evento internazionale sul mondo del packaging, alla presenza di operatori del settore provenienti da ogni parte del mondo: dall’India all’Africa dalla Cina all’America. Oggi Nord­mec­canica esporta oltre il 90% della propria produzione ed è primo operatore mondiale del settore con una quota di mercato superiore al 65%

 

Le macchine per l’imballaggio flessibile realizzate da Nordmeccanica accoppiano film plastici a più strati impiegati prevalentemente per le confezioni alimentari e farmaceutiche, che devono garantire igienicità, chiusura ermetica e resistenza alla movimentazione. I film flessibili multistrato realizzati con le macchine Nordmeccanica sono anche utilizzati per produzioni ad alta tecnologia, come i pannelli solari, l’abbigliamento tecnico, le carte di pagamento e altre particolari tipologie di packaging.
Nordmeccanica opera attraverso cinque stabilimenti, di cui tre in Italia, uno in Cina e uno negli Stati Uniti, e 87 paesi, con 300 dipendenti diretti, un fatturato di 110 milioni di euro nel 2017 (+10% rispetto al 2016) e investimenti in ricerca e sviluppo nell’ordine del 5% del fatturato annuo.
“Nordmeccanica è orgogliosa di ospitare i rappresentanti più prestigiosi dell’industria del packaging del mondo”, ha detto Antonio Cerciello, presidente di Nordmeccanica, “la nostra azienda opera in una logica tecnologicamente avanzata 4.0 dall’inizio degli anni 2000.
Questo ci ha portato a essere fra i primi del mercato in questi anni e ci ha permesso di fronteggiare i nostri principali competitor tedeschi. Ma ormai da tempo in questo settore siamo noi i leader tecnologici, anche grazie alle partnership che abbiamo sviluppato con i grandi player internazionali come Siemens, Dow, Henkel e Amcor”.
Nordmeccanica è anche leader di mercato in Germania con una quota del 55% ed è il primo fornitore delle multinazionali tedesche dell’imballaggio alimentare, con un volume di vendite verso Berlino di circa 7 milioni di euro annui.

Innovazione tecnologiche continue


Nel suo intervento Vincenzo Cerciello, Vice-Presidente e Direttore tecnico del Gruppo, ha ribadito che il settore dell’imballaggio flessibile è in crescita costante, anche perché ormai è considerato un tipo di imballaggio con un ottimo effetto barriera, pensiamo agli accoppiati che possono avere 3 e anche 4 strati. Per questi processi ci vogliono macchine accoppiatrici con prestazioni eccellenti soprattutto perché si tratta di supporti molto differenti tra loro, inoltre i materiali sono costosi quindi la macchina deve essere efficiente e ridurre al minimo gli scarti.
“Noi cerchiamo di far cambiare il mercato e non è solo una questione di velocità, perché forniamo macchine che sono perfettamente integrate con i supporti e i prodotti chimici che usano e la velocità e le prestazioni sono il risultato di questa combinazione; questo nostro approccio è molto apprezzato dai nostri clienti”. Relativamente alla sostenibilità l’accoppiamento senza solventi è una caratteristica positiva in quest’ottica, inoltre le macchine sono dotate di motori rigenerativi, che consentono agli utilizzatori di auto-generare il 20-30% dell’energia consumata dalla macchina. Nordmeccanica è riuscita davvero a cambiare le consuetudini produttive: in Cina i sistemi erano soprattutto con solvente, oggi la tecnologia senza solvente è molto più diffusa e il fenomeno è in crescita.
Fabio Vincenzi, area sales manager di Nordmeccanica, ha presentato la gamma di metallizzatori in grado di soddisfare tutte le esigenze produttive, dai converter ai produttori di film. Importante è stata l’acquisizione nel 2013 di tecnologia, marchi e brevetti di Galileo Vacuum Systems per la costruzione di impianti sottovuoto per la metallizzazione di film plastici.
Per Nordmeccanica la partnership con altre aziende è fondamentale. L’esito recente della collaborazione con Henkel è un innovativo top coating per ottenere una metallizzazione trasparente AlOx con elevato effetto barriera. 
La sinergia tra Nordmeccanica e Henkel poteva portare vantaggi in entrambe le divisioni (spalmatura e accoppiamento): dopo molte prove le due aziende sono arrivate allo sviluppo di un top coating davvero speciale, facile da applicare e in grado di garantire un buon effetto barriera, grazie a una incredibile efficienza nella protezione dello strato ALOx applicato a vuoto.
Perché un problema della metallizzazione trasparente è proprio la fragilità dello strato ALOx applicato, che risulta in un decadimento delle proprietà barriera quando il materiale viene trasformato (stampa, laminazione, taglio, produzione di sacchetti). “Ora invece con il nuovo top coating i processi di trasformazione non hanno effetti negativi sull’effetto barriera, ma non solo: le proprietà barriera del film accoppiato dopo l’applicazione del nuovo top coating usato come primer durante il processo di metallizzazione, aumentano!”, afferma Vincenzi. Quindi i trasformatori possono sfruttare i vantaggi della metallizzazione trasparente ALOx in un processo sicuro e facile, offrendo un prodotto a elevato valore aggiunto.
Vincenzi ha infine ricordato il modulo ILPM (In Line Pattern Metallization), uno speciale modulo che permette di creare un pattern non metallizzato su una superficie metallizzata con elevata precisione di registro e definizione.

 

Uflex-Nordmeccanica: un incontro fatto di conoscenze, curiosità e valori


Abbiamo avuto il piacere di incontrare Ashok Chaturvedi, presidente di Uflex, società indiana attiva nel settore dell’imballaggio flessibile, accogliendo l’invito di Nordmeccanica, che collabora con Uflex da oltre 20 anni. Il rapporto tra le due aziende va oltre quello fornitore-cliente, come ha affermato Antonio Cerciello, presidente di Nordmeccanica: “Ringrazio Ashok per la grande fiducia che ha riposto in noi, dalla prima vendita sono passati molti anni e in questo periodo si è instaurato un rapporto di mutua collaborazione e scambio di conoscenze, che grazie alle sue competenze e a quelle del suo preparatissimo team tecnico, ci hanno permesso di crescere e capire meglio il mercato.
Sono veramente orgoglioso di averlo come cliente e soprattutto come amico, grazie a questo rapporto abbiamo la possibilità di lavorare insieme per il futuro dell’imballaggio flessibile”.
Uflex, fondata nel 1985, si può considerare una meteora nel panorama industriale indiano. Nel corso del suo rapido sviluppo, la multinazionale si è costruita una reputazione tecnologica molto forte nel settore dell’imballaggio, anche al di là dei confini nazionali.
Oggi Uflex ha 8000 dipendenti e il fatturato globale è di oltre un miliardo di dollari, il quartier generale è a Noida, nei pressi di nuova Delhi, le altre sedi sono in Messico, Polonia, Egitto, USA e UAE.
I clienti sono in 140 paesi del mondo, dalla Russia al Sud America e Sud Africa, e ovviamente anche in Italia, dove ci sono clienti importanti. “Siamo un fornitore one-stop per tutto il settore dell’imballaggio flessibile, forniamo film BOPET, BOPP e CPP, inchiostri e vernici per la stampa, adesivi, materiali olografici, per metallizzazione e verniciatura PVDC; cilindri per stampa rotocalco, per laminazione e formazione di buste; attrezzature per riempimento”, afferma Chaturvedi.
L’azienda fonda il suo successo sulla fiducia e sulla creazione di valore per i clienti, sull’innovazione e la soddisfazione del cliente. I prodotti Uflex si usano per l’imballaggio di una gamma produttiva vastissima, dagli alimentari ai cereali, dai cosmetici ai fertilizzanti e ai farmaci.
Il rapporto con Nordmeccanica è iniziato nel 1998, quan­do fu acquisita dalla società indiana la prima accoppiatrice senza solvente, da allora “abbiamo continuato a dotarci delle sue attrezzature anche per la metallizzazione e laminazione, perché siamo convinti dell’assoluta qualità degli impianti, della qualità del servizio e dell’impegno nel rispettare i tempi di fornitura di Nordmeccanica, che inoltre è sempre pronta ad ascoltare il cliente per soddisfare le sue esigenze”, dichiara con soddisfazione Chaturvedi, che augura buona fortuna e successi alla famiglia Cerciello. Nordmeccanica ha dimostrato nel tempo di essere un partner affidabile e stimolante, perché per arrivare a un buon risultato “è necessaria la perfetta integrazione tra il trasformatore, il cliente e il fornitore di tecnologie”, aggiunge.Quando si parla di imballaggi flessibili l’aspetto della sostenibilità è importante, – “rispetto alla plastica rigida l’imballaggio flessibile è da preferire, perché più leggero, più facile da smaltire a fine vita perché meno ingombrante, offre una protezione maggiore soprattutto per l’imballaggio alimentare con elevate proprietà barriera, e anche a livello di progettazione ha una struttura più semplice. Per tutte queste ragioni prevedo un grande futuro per il nostro settore”, conclude Chaturvedi. Numerosi sono i progetti in essere fra Uflex e Nordmeccanica: progetti che rivoluzioneranno il mondo del packaging flessibile.