“Future of Flexo”: focus cartone ondulato

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Lo scorso 23 febbraio, la terza giornata del convegno “Future of Flexo” ideato e promosso da Z Due, Reproflex3, I&C Gama e Tamburini, ha visto la partecipazione di circa 200 operatori del settore cartone ondulato che hanno assistito a presentazioni tecniche, case history e tavole rotonde, chiudendo la tre giorni di convegno che ha coinvolto in totale oltre 400 operatori.

Tre giornate di approfondimento sulle ultime innovazioni tecnologiche in ambito prestampa e stampa flexo, ma anche case history, tavole rotonde con costruttori e converter che si sono alternati sul palco, analizzando tutti i segmenti in cui la stampa flexo è sicuramente un punto di riferimento. Nell’ultima giornata, lo scorso 23 febbraio a essere protagonista è stato il comparto del cartone ondulato, che ha visto in sala la presenza di aziende leader selezionate dall’organizzazione per partecipare a questo evento, unico nel suo genere per analizzare il futuro della flexo, un futuro per molti già presente.

Future of Flexo Marco Mingozzi apertura PLAY
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“Future of Flexo rappresenta un punto di partenza per le 4 aziende che lo hanno organizzato, che si sono presentate al mercato per condividere un pacchetto di soluzioni unico e innovativo al fine di salvaguardare la marginalità delle imprese senza trascurare un importante incremento qualitativo”, ha detto Marco Mingozzi General Manager di Z Due aprendo i lavori della giornata dedicata al settore dove Z Due è nata in qualità di service di prestampa e dove è cresciuta negli anni, diventando un player di riferimento per la produzione di fotopolimeri flexo per la stampa sul cartone per molti scatolifici leader, come per esempio Imbal Carton che per voce del suo Ceo Michele Lancellotti ha presentato la visione dell’azienda e tutte le attività messe in campo per una produzione sempre più sostenibile, anche alla luce del fatto che Imbal Carton è recentemente diventata una società benefit, e quindi la responsabilità sociale, insieme a innovazioni, imballaggi responsabili, no plastica ed eco-sostenibilità fanno parte di un percorso ampio e articolato che guiderà d’ora in avanti l’azienda verso la sostenibilità.

Blue Edge e Vortex: nuove soluzioni per una stampa di qualità su cartone ondulato

Z Due, grazie alla partnership con il service inglese Reproflex3 che è proprietario di questa innovativa tecnologia basata sugli algoritmi, è da circa due anni che propone sul mercato le soluzioni Blue Edge e Vortex per la stampa sul cartone ondulato.

Umberto Cantone e Giorgio Cattani di Z Due, si sono avvicendati sul palco per presentare le principali caratteristiche di queste innovative soluzioni, già adottate da diversi stampatori in Italia.

Giorgio Cattani Z DueBlue Edge è un algoritmo che crea il retino FM di stampa per le immagini dove viene variata la distanza e il posizionamento dei punti e non la loro dimensione, indicato per carte patinate lucide su micro-onda, capace di fornire una riproduzione fotografica a toni estremamente fluidi e continui per una stampa più pulita e una maggiore vivacità nella gamma cromatica, garantendo alta densità e bassi consumi di inchiostro. Il sistema inoltre migliora la tensione superficiale della lastra, consentendo un aumento del 10% della densità ottima minimizzando l’utilizzo di inchiostro, il cui trasferimento è ottimizzato, garantendo così meno dot-gain e quindi meno fermi macchina, lavaggi e reset. Con Blue Edge vi è inoltre la possibilità di riprodurre una maggiore quantità di colori Pantone in quadricromia, migliorando dunque l’efficienza generale dei costi produttivi, favorendo stabilità e ripetibilità.

Il sistema Blue Edge è particolarmente indicato per chi ha macchine da stampa tecnologicamente avanzate, con anilox di bassa portata, utilizza supporti stampa di un certo livello ed è alla ricerca di altissime performance.

Umberto Cantone Z DueIl sistema Vortex è invece un algoritmo per applicazioni specifiche per carte patinate, opache, per tutti i tipi di onde e su supporti ad alta assorbenza, che non richiede macchine da stampa particolarmente performanti e attrezzatura di ultimo grido, ed è capace di adattarsi a diverse condizioni di stampa e materiali, essendo in grado di fornire un’ottima qualità sia su carte più o meno pregiate. “Entrambi i sistemi rispondono in modo efficiente alle esigenze del mercato che chiede sempre più produttività, redditività e qualità, grazie alla modifica del rapporto tra lineatura anilox e impianti stampa, tanto che è possibile dotarsi di un solo anilox in grado di stampare su patinato e opaco, ed elevando comunque la qualità finale di stampa, mantenendo il proprio assetto macchina senza ulteriori investimenti tecnologici”, ha detto Umberto Cantone responsabile commerciale Z Due.

Da un punto di vista tecnico, Vortex si basa sulla tecnologia Kodak Flexcel NX grazie alla quale si è arrivati a stampare lavori a 40 punti/cm su carte patinate con anilox da 8/10 cm3/m2 che normalmente sono plafonati a 28/30 punti/cm.

“Riuscire a stampare in alta definizione con anilox di alta portata significa anche e soprattutto poter raggiungere un alto livello qualitativo utilizzando carte riciclate che ovviamente esigono alte quantità di inchiostro per la stampa che Vortex riesce a gestire come nessun altro prodotto sia in grado di fare. Il futuro sono le carte riciclate che stanno coprendo sempre di più tutti gli ambiti applicativi e quindi Vortex è il futuro per noi e per tutti voi. Vortex per riassumere è la chiave che ci apre la porta verso il mondo della sostenibilità: riduzione scarti di produzione, taglio drastico dei tempi morti, riduzione numero di colori in macchina, possibilità di utilizzare supporti più economici e leggeri, riduzione della quantità di energia necessaria per l’essiccazione degli inchiostri, aumento della velocità di produzione”, aggiunge Giorgio Cattani, RD& Z Due.

Da Vinci Sleeve e la partnership Tamburini-Z Due

In occasione del convegno è stata anche presentata la recente partnership fra Z Due e Tamburini, che ha progettato dei nuovi modelli di sleeve che possono essere impiegate sia per la stampa di imballaggi flessibili che nel cartone ondulato.

Simone Tamburini-Marco Mingozzi

Una partnership, quella fra i due service di prestampa flexo italiani, che rappresenta l’inizio di un percorso comune che porterà le due aziende a collaborare sempre di più, garantendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per tutti i mercati flexo, anche alla luce del focus nel settore del tissue di Tamburini. L’azienda toscana è sul mercato dal 1969 e oltre alla classica produzione di fotopolimeri, grazie al proprio reparto R&D, da circa 15 anni si è specializzata nella progettazione e produzione di sleeve, nate per applicazioni nel flessibile. Ma, grazie alle competenze nel settore cartario di Tamburini, sono stati portati avanti dei progetti per applicazioni in pre-print sul cartone ondulato. “Recentemente siamo stati coinvolti in un progetto all’estero che prevedeva l’aggiunta di gruppi stampa in ingresso all’ondulatore, per consentire la stampa delle copertine prima della produzione del cartone ondulato, e consentendo così di passare direttamente alla fase di fustellatura, senza dover effettuare ulteriori passaggi in macchine da stampa”, ha detto Simone Tamburini, CEO dell’omonima azienda, parlando di questa nuova e interessante opportunità ora a disposizione per stampatori e converter. Tra l’altro, dopo gli ultimi test di stampa che hanno dato risultati straordinari, a breve Tamburini proporrà le sue sleeve realizzate con tecnologia Blue Edge e Vortex, anche per il settore del tissue.

I sistemi di controllo degli inchiostri, big data, machine learning e l’importanza di un software gestionale

Sante ConselvanIl team di I&C Gama ha presentato invece gli ultimi studi in ambito Big Data & Machine Learning, con un focus sul controllo dei costi relativi agli inchiostri e fluidi utilizzati sia nelle fasi di stampa che converting. Leader nel settore del packaging flessibile, il gruppo I&C-Gama, come confermato dal suo Ceo Sante Conselvan, guarda con particolare interesse al mercato del cartone ondulato, per replicare i successi ottenuti nel flessibile, grazie a una gamma di prodotti e soluzioni specifiche che possono aiutare stampatori e converter a migliorare le proprie performance. “Oggi la differenza la fanno i dettagli, e un processo automatizzato, standardizzato, sotto controllo consente di incrementare qualità, velocità di stampa, di ridurre costi e scarti, il tutto con dati preventivati che possono essere verificati a consuntivo”, commenta Conselvan.

Si chiama G31 il viscosimetro a vibrazione sviluppato per il settore del cartone ondulato da I&C Gama per il controllo di temperatura, ph e viscosità dell’inchiostro base acqua. Ma I&C Gama ha voluto fare un passo avanti, arrivando a proporre, prima nel mondo, anche il rilevamento del consumo di inchiostro con il sistema CCSone, fornendo così all’imprenditore un dato certo che può aiutare a una migliore la gestione della sua produzione e i costi di processo. “Facciamo parte di questo progetto perché crediamo che il nostro apporto possa essere d’aiuto anche nel settore del cartone ondulato e proprio per questo siamo disponibili a effettuare dei test gratuiti presso le vostre aziende per verificare se i nostri sistemi possano aiutarvi nel percorso verso la qualità e l’eccellenza”, aggiunge Conselvan.

Dario Cavalcoli I&C PLAY
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Dati, di cui si è parlato nella relazione presentata da Sante Conselvan e Dario Cavalcoli di I&C Gama, che vanno gestiti e che sono stati ripresi nelle case history di SisTrade, grazie agli interventi di Paulo Souto e Natasha Santos, che hanno fornito una panoramica delle soluzioni ERP-MES offerte a stampatori e converter dalla software house portoghese per il mercato del flessibile, etichette e cartone ondulato, e grazie alla partnership con I&C Gama, è presente da circa due anni anche nel mercato italiano del packaging. “Con i nostri sistemi software integriamo tante informazioni, diverse fra loro, riuscendo a gestire tutto il processo produttivo che parte dal preventivo e termina con la fatturazione al cliente. Nel mezzo, tutta una serie di dati che gestiamo e analizziamo, fornendo dei report utili al management per la gestione del business per le imprese del printing e packaging, che può così avere tutto sotto controllo, e apportare eventuali correttivi se necessario”, conclude Natascha Santos.

Un confronto aperto fra converter e costruttori di tecnologie, fra sostenibilità e nuovi trend a cui fornire risposte

La tavola rotonda con i converter ha visto confrontarsi in un dibattito aperto Eno Tordini, titolare dello scatolificio TS; Marco Vecchi, responsabile ufficio tecnico SIFA e Maria Eugenia Sada, responsabile acquisti del gruppo Sada. Tre aziende che hanno fatto dell’alta qualità un loro standard, tanto è vero che sono diversi i riconoscimenti nazionali e internazionali avuti in diversi premi, che hanno inserito Vortex all’interno del proprio processo di stampa, confermando tutti i vantaggi tecnici già analizzati, soprattutto in presenza di carte riciclate dove coprenza del colore e ripetibilità di stampa rappresentano due nodi cruciali da risolvere.

È stata molta apprezzata la case history presentata alla platea da Gerardo Budetti, Responsabile R&D, che ha raccontato come da un lato Sada, anche grazie alle innovazioni tecnologiche in prestampa e stampa abbia intrapreso un percorso verso l’eccellenza e l’altissima qualità, ma contemporaneamente a causa di un impoverimento delle materie prime, abbia dovuto fare i conti con un degradamento della stampabilità dei lavori al tratto, lavori considerati semplici. “Lavorando sugli anilox a cella allungata che avevamo in casa, sui fotopolimeri solidi con durezze molto differenti dalle convenzionali, sui cuscinetti ammortizzanti applicati dietro agli impianti stampa a basso spessore, e la micro-opacizzazione dei punti di stampa sulla lastra, siamo riusciti a migliorare la stampabilità dei nostri imballaggi al tratto, con un migliore trasporto dell’inchiostro e nitidezza del risultato finale di stampa”, ha concluso Gerardo Budetti.

Per la tavola rotonda tecnica finale sono saliti sul palco, rispondendo anche a diverse domande dal pubblico, Giorgio Cattani e Umberto Cantone per Z Due, Michele Pinelli, project manager di Koenig & Bauer Celmacch, che ha presentato una case history sulle ultime novità tecnologiche del costruttore italo-tedesco che tra l’altro utilizza il sistema Vortex come standard di riferimento per le prove di stampa interne ma anche per i test di accettazione delle macchine vendute sul mercato.

Alla tavola rotonda ha preso parte anche Carlo Tarello, direttore commerciale BOBST. Dalle discussioni, oltre alle ultime innovazioni in ambito stampa e converting, è emerso in maniera preponderante il discorso sui big data e sulla loro gestione in macchina, ma anche una nuova tendenza, cresciuta grazie all’esplosione dell’e-commerce, caratterizzata dalla richiesta sempre più pressante di avere scatole stampate internamente, che ha guidato entrambi i costruttori a proporre al mercato delle soluzioni tecnologiche per soddisfarla. E in futuro, vista la domanda di cartoncino teso da stampare in flexo che alcuni player hanno iniziato ad avanzare, ci saranno ulteriori sviluppi tecnologici anche per cercare di soddisfare questa nuova tendenza.

La comunità della flexo è sempre più viva e vitale, siamo contenti di aver aderito all’invito di Marco Mingozzi a unirci a questo gruppo di aziende. Siamo certi che momenti di confronto come questo siano assolutamente vitali per la crescita culturale, tecnica e manageriale dei nostri clienti e delle persone che hanno accettato con entusiasmo di partecipare all’evento”, ha chiuso Sante Conselvan.


Finanza agevolata

Andrea Novi, area manager per l’Emilia Romagna di Golden Group, che rappresenta oggi uno dei principali player in Italia nel settore della Finanza Agevolata, ha affermato che Golden Group ha strutturato un metodo articolato per poter accedere alle agevolazioni che vede coinvolte, nei contratti speciali quattro figure, cioè il consigliere d’impresa, l’ufficio studi e ricerche, il consulente tecnico e l’ufficio tecnico. Seguendo fasi ben precise Golden Group ha permesso ad alcuni clienti di ottenere un recupero economico come credito di imposta in 3 anni per ogni impianto acquistato con tecnologia BlueEdge e Vortex, l’altro algoritmo innovativo creato da Reproflex 3 e Zdue per la realizzazione dei cliché per una stampa flexo su cartone ondulato di alta qualità.