Una busta in carta per alimenti surgelati

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Il minestrone della Valle degli Orti di FRoSTA è il primo surgelato in busta con l’innovativo imballaggio sostenibile con 75% di plastica in meno e riduzione del 20% di CO2: viene stampato in flexo con inchiostri a base solvente da Renato Lusa di Massa Lombarda (Ravenna) ed è disponibile sugli scaffali solo in Italia

Le verdure surgelate vengono confezionate principalmente in scatole di cartone o sacchetti di plastica, questi ultimi sono molto apprezzati dai consumatori perché consentono di ottimizzare lo spazio quando sono riposti nei congelatori domestici. La sfida per FRoSTA era sviluppare imballaggi per verdure surgelate con una bassa impronta di CO2, elevata riciclabilità e protezione del prodotto invariata, considerando le sfide particolari del congelamento. La nuova confezione in carta può essere immessa nella raccolta differenziata della carta, aumentando la riciclabilità e la facilità di smaltimento per i consumatori.

FRoSTA e la campagna #UnAltroModoPer
FRoSTA è una società tedesca di prodotti surgelati con sede a Bremenhaven, nel nord-ovest della Germania, affacciata sul Mare del Nord. Nata nel 1962 oggi conta 1.800 dipendenti in 6 nazioni europee con un fatturato di 509 milioni di euro. Nel 2003 ha rivoluzionato la produzione introducendo il Purity Command, una precisa inderogabile scelta aziendale improntata alla genuinità, alla trasparenza e alla tracciabilità dei prodotti e più in generale alla scelta di produrre in maniera consapevole, riducendo dove possibile l’impatto ambientale. Fanno parte del gruppo i prodotti surgelati a marchio FRoSTA La Valle degli Orti. Importante ricordare che tutti i prodotti FRoSTA e a marchio La Valle Degli Orti sono rigorosamente prodotti senza esaltatori di sapidità, senza coloranti e senza aromi.
Nel suo percorso di attenzione alla selezione e qualità delle materie prime e alla sostenibilità dei processi produttivi, FRoSTA ha voluto fare un passo avanti: produrre un packaging sostenibile e l’assunzione di un ulteriore impegno nei confronti dei consumatori e dell’ambiente. Gianluca Mastrocola, direttore generale di Frosta srl spiega: “la nostra produzione è sostenibile perché utilizza ingredienti e materiali realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente, dalla selezione delle materie prime al confezionamento del prodotto, fino ad arrivare al fine vita; proprio a partire da questi principi FRoSTA ha lanciato la campagna #UnAltroModoPer, per raccontare che esiste un altro modo per scegliere cibo 100% naturale, utilizzando le risorse della natura senza alterarne gli equilibri, e sempre da questo approccio nasce anche il progetto dell’ecobag: FRoSTA è da molti anni pioniere nel settore dell’imballaggio sostenibile tanto che già nel 2013 ha eliminato l’alluminio dalle confezioni. Con la nuova confezione di carta, FRoSTA procede nel suo percorso, convinta che esiste un modo etico, responsabile e sostenibile di fare business”.

FRoSTA vuole ridurre l’utilizzo della plastica nell’industria alimentare: obiettivo raggiunto con la eco-bag
La riduzione dell’impatto ambientale della nuova confezione è significativa: grazie all’eco-bag si stima una diminuzione di più del 75% di plastica e di circa il 20% di CO2 prodotto rispetto alle confezioni precedenti. L’impatto ambientale è stato valutato misurando l’impronta di CO2 del Minestrone Classico Valle degli Orti e tenendo in considerazione tutte le fasi del processo produttivo fino all’arrivo nelle case dei consumatori.  Il risultato dello studio ha mostrato che l’uso della carta come componente principale di una confezione ha vantaggi in termini di emissioni di CO2 rispetto al precedente imballaggio totalmente in plastica PET/PE. Una caratteristica essenziale dell’imballaggio di carta FRoSTA è proprio la mancanza, durante la lavorazione e rifinitura della confezione, della fase di sbiancamento, che evita l’utilizzo di molte sostanze chimiche.
La nuova busta è composta da cellulosa e da una minima quantità di PE. La carta è grezza, priva delle sostanze chimiche solitamente utilizzate per il trattamento dei packaging, e riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi produttivi. Sullo strato interno viene inserito un sottile film plastico che protegge il prodotto: si tratta di una percentuale minima, che permette di rimanere all’interno dei parametri per lo smaltimento nella carta e che in fase di riciclo viene separata. La riciclabilità di questo imballaggio è attestata da analisi effettuate in conformità al sistema di valutazione della riciclabilità di materiali e prodotti a prevalenza cellulosica (cioè carta e cartone) pubblicato da ATICELCA (Associazione dei Tecnici Cartari Italiani).