Shock energetico e mancanza materia prima: la stampa editoriale e commerciale e la produzione di packaging a forte rischio continuità produttiva

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Il nuovo shock energetico, seguente al conflitto in Ucraina, sta rapidamente compromettendo la situazione di un’intera filiera, già in difficoltà nella gestione degli incrementi dei prezzi della carta e degli altri fattori produttivi e nell’approvvigionamento di tutte le materie prime.

Emilio Albertini, Presidente Assografici

Emilio Albertini, Presidente di Assografici, lancia l’allarme:Molti stabilimenti cartari, fortemente energivori, hanno ora annunciato rallentamenti se non veri e propri fermi produttivi. Data la situazione critica che già registriamo da mesi, non è difficile intuire come sia ora a rischio la continuità produttiva anche di tutta la filiera a valle”.

 

Da mesi tutti i comparti della stampa e della trasformazione di carta, cartone e imballaggio flessibile denunciano infatti difficoltà che ora rischiano di diventare veri ostacoli a proseguire regolarmente l’attività:

  • la stampa di riviste in rotocalco, anch’essa energivora, è già da tempo in condizioni di non economicità;
  • la stampa di libri è frenata dalla scarsa disponibilità di carte ad uso editoriale, ormai prodotte da pochi player europei (ad aggravare ulteriormente la situazione si segnala lo sciopero di un’importante cartiera nord-europea, in atto da lungo tempo) e dal difficile reperimento di quasi tutti i materiali, in particolare quelli per la produzione di lastre;
  • il settore del cartone ondulato, fogli e scatole, non riesce a fare fronte a una domanda per giunta crescente e la notizia di ieri dello stop di alcuni importanti siti produttivi cartari, rende concreta la prospettiva di fermi anche per gli ondulatori, che hanno già scorte ridotte di carta a magazzino;
  • la produzione di astucci in cartoncino per alimentare, farmaceutico, cosmetica è rallentata dalla carenza di carta e altre materie prime;
  • manca il materiale per produrre etichette, imprescindibili per molte filiere, in particolare quella farmaceutica e quella alimentare;
  • anche la produzione di packaging flessibile, che utilizza prevalentemente materiali plastici, è appesantita dagli straordinari rincari energetici, dal rincaro dei prezzi delle materie prime in conseguenza dell’aumento del costo del petrolio e frenata dalla difficoltà a reperire alcune materie prime (foglia d’alluminio, EVOH) che spesso provengono da paesi extra UE, perché l’offerta europea non basta a soddisfare la domanda interna.

Per tutti i compartiprosegue Albertinidalla produzione di sacchi a quella di shopper, dai produttori di tubi e anime in cartone agli scatolifici, gli incrementi di prezzo sul costo della carta sono continui da parte dei fornitori, che ora si riservano di applicarli in totale autonomia e discrezionalità, anche al momento della consegna. Coi nostri clienti, purtroppo, saremo a breve costretti a fare lo stesso. Ma gli incrementi di prezzo sono generalizzati, dall’energia ai trasporti. È una situazione veramente eccezionale, anche di carenza di materie prime, che segue il periodo pandemico già molto complicato, e che nessuno ricorda si sia mai verificata prima con questa intensità e rapidità sui nostri mercati”.

Il settore grafico italiano (stampa di libri, riviste e stampati pubblicitari e commerciali) genera un fatturato di circa 5,5mld di euro, con oltre 13mila imprese coinvolte e 75mila addetti. Il comparto della trasformazione e della cartotecnica (che comprende gran parte del mondo dell’imballaggio, compreso quello in plastica flessibile) coinvolge altre 3mila imprese, 60mila addetti e fattura quasi 8mld di euro. Tutto il comparto è un’eccellenza del made in Italy, con oltre 2,3mld di euro di saldo attivo sulla bilancia commerciale. Le potenziali ripercussioni delle difficoltà di questi settori sono dirette su tutto il mondo dell’informazione, sull’editoria libraria, di varia e scolastica. Rischia di venire meno la disponibilità di tutti i prodotti, che non possono essere commercializzati privi del loro packaging, anche quelli essenziali, come i farmaci, i beni alimentari, quelli per l’igiene personale. Anche il funzionamento dell’e-commerce rischia concretamente di venire compromesso, in assenza di imballaggi.

Assograficiconclude Albertiniinsieme ad Assocarta e Acimga nella Federazione Carta e Grafica, unisce la sua voce a quella di Confindustria nella richiesta di misure straordinarie che divengono sempre più urgenti per affrontare l’emergenza, sia in sede Ue che da parte del Governo italiano“.