Diaven-Ekaflex: dietro le quinte di una partnership vincente

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Diaven ed Ekaflex, sono stati protagonisti di un 2023 scoppiettante, ricco di novità, e culminato con il successo al Best In Flexo 2023. Un successo che viene da lontano, e figlio di una politica di sviluppo pianificata da entrambe le società, che le ha portate a collaborare e sviluppare un lavoro di qualità. Ne parliamo in questo articolo dal quale emerge grande attenzione verso la formazione e il valore umano, e in un approfondimento video nel quale i protagonisti delle due realtà raccontano la loro partnership

Diaven Ekaflex
Clicca sul play per guardare la Cross-interview tra Ira Nicoletti, Diaven e Giorgio Branchini, Ekaflex

I successi, come quello ottenuto insieme a Ekaflex all’ultimo Best In Flexo 2023, non arrivano mai per caso e approfondendo il percorso intrapreso da Diaven, l’azienda di prestampa flexo gestita dai fratelli Ira e Filippo Nicoletti, emerge un messaggio chiaro: anche una piccola/media realtà ubicata in una piccola provincia del nord-est italiano, con 22 collaboratori in organico, può intraprendere un percorso di crescita e diventare un punto di riferimento per il mercato della stampa flexo e del converting.

L’azienda, specializzata nella produzione di cliché in fotopolimero e maniche incise per flessografia e fustelle per packaging in cartone ondulato, ha infatti intrapreso un percorso di crescita che ha messo al centro di tutto le persone. Le tecnologie sono importanti e Diaven è assolutamente all’avanguardia, tanto che recentemente è stato installato un secondo espositore Crystal XPS di Esko che ha portato l’azienda a virare completamente verso la tecnologia Led. Anche per quanto riguarda il miglioramento del servizio, sono stati finalizzati accordi coi produttori di elastomeri per la produzione delle sleeve incise, oltre a diverse implementazioni a livello software per proseguire in quella strategia di digitalizzazione aziendale che ha coinvolto tutti i reparti dell’azienda.

Diaven inoltre nel corso del 2024 ha già previsto un nuovo importante investimento che andrà a migliorare ulteriormente la propria capacità produttiva, con un occhio sempre rivolto a qualità e sostenibilità.

Business plan di crescita triennale: investimenti e persone al centro

Questa strategia di sviluppo nasce dalla costruzione di un business plan triennale che vedrà l’azienda crescere a tutti i livelli, dagli investimenti tecnologici alle risorse umane. “Sono oltre 20 anni che parliamo di organizzazione aziendale, lean production, spaghetti-chart per modificare i flussi delle persone e ottimizzare il processo, introduzione di controller per la contabilità analitica, ma ci voleva un cambio di passo per far emergere le professionalità di tutti i nostri collaboratori, all’interno di questo grande business plan”, ci racconta Ira Nicoletti, anche lei protagonista di un percorso di crescita professionale che l’ha portata a impegnarsi in prima persona anche in ambito associativa come referente del direttivo e della Gruppo Commissione Education di Atif“con mio fratello Filippo ci siamo resi conto che non bastava investire in tecnologie e nuovi metodi, bensì era importante capire meglio quali fossero le naturali predisposizioni dei nostri collaboratori. Abbiamo fatto un lavoro che ha coinvolto tutta l’azienda dal quale è emerso il carattere aziendale, che ci ha permesso di riorganizzare la nostra struttura, destinando le persone ai ruoli più idonei in base alle caratteristiche emerse. Questo percorso dovrà portare l’azienda a crescere a tutti i livelli, per poter così essere sempre più interlocutori privilegiati anche per le aziende multinazionali e non che richiedono determinati standard produttivi e qualitativi”, aggiunge Ira Nicoletti.

Un gioco di squadra, quello messo in campo da Diaven, che ha permesso dunque all’azienda trevigiana di migliorare i propri processi interni, il rapporto fra i collaboratori e la proprietà, che ha senz’altro giovato e contribuito a migliorare il servizio al cliente, i processi e il clima interno e a godere di una maggiore considerazione anche sul mercato.

Il 2024 è iniziato positivamente, sulla scia di un 2023 che si era concluso con la grande vittoria, insieme al cliente Ekaflex, del 1° premio al Best In Flexo nella categoria Film banda larga stampa interna, lavoro che è poi stato insignito anche del Best In Show, col quale le aziende parteciperanno agli FTA Awards di Dusseldorf,  la cui serata di premiazione che si svolgerà il prossimo 30 maggio in concomitanza con drupa. Ekaflex oltre al progetto “Lorenzo” con Diaven, parteciperà al concorso con tutti i lavori che hanno vinto il primo premio nell’edizione 2022/2023 del Best In Flexo.

lorenzo diaven ekaflex

Ekaflex, un successo costruito con passione e tenacia

Ekaflex è una realtà relativamente giovane, fondata nel 2005 da Karim Nardin ed Emiliano Besozzi dopo un’esperienza di alcuni anni che li porta a diventare rispettivamente direttore di produzione e responsabile di stampa presso un converter. Animati da un grande spirito imprenditoriale, Karim Nardin ed Emiliano Besozzi, in un piccolo spazio, con una macchina flexo usata, danno il via all’avventura di Ekaflex come terzisti.

“Abbiamo un background tecnico di stampatori, e per noi la qualità di stampa è sempre stata al primo posto. Questo il mercato ce lo ha sempre riconosciuto, anche quando non godevamo di molta considerazione, proprio perché gli ultimi arrivati. Lo spirito imprenditoriale che non ci è mai mancato, alcuni errori di gioventù, ma anche tanta passione e voglia di far bene, ci hanno portato oggi, dopo 18 anni di attività a essere un’azienda con 80 collaboratori in organico, 2 macchine flexo a tamburo centrale gearless, 4 accoppiatrici, 6 taglierine-ribobinatrici, fustellatore laser e altre attrezzature speciali per la produzione di imballaggi flessibili in film plastico, carta, per tutti i più svariati settori industriali, con un focus nel settore alimentare”, ci racconta Karim Nardin fondatore e CEO dell’azienda gestita oggi insieme ai soci Emiliano Besozzi, responsabile di reparto accoppiamento e taglio, Marco Carrara, direttore commerciale, e Cristian Nardin, responsabile reparto stampa, tutti con ruoli chiave nei punti strategici di Ekaflex, supportati dal direttore di produzione Giorgio Branchini.

La crescita nel packaging flessibile in carta per le figurine

Un settore nel quale Ekaflex è molto attiva, sviluppando prodotti innovativi, frutto di ricerca e sviluppo interni, è quello del packaging per le bustine di figurine dove la carta trova naturalmente la sua applicazione e dove l’azienda varesina si è ritagliata un ruolo da protagonista, fornendo i principali attori del mercato.

ekaflex_macchine_2“L’innovazione è da sempre per Ekaflex una spinta propulsiva che ci ha guidato nel percorso di crescita, dalle tecnologie, ai materiali, stando sempre attenti alle richieste del mercato”, aggiunge Nardin, “e l’apertura verso nuovi materiali ecosostenibili, complica la sfida ma la rende altresì molto affascinante. Fino a 10 anni fa la soluzione di tutto sembrava il compostabile, quindi abbiamo portato avanti studi e ricerche sui materiali, sulla stampabilità e sul confezionamento. Poi si è capito che quella non poteva essere l’unica strada. Oggi siamo in un momento di grande fermento, e la nostra naturale predisposizione e sperimentare ci sta dando grandi soddisfazioni”, aggiunge Karim Nardin, sottolineando come grazie a Ekalab, l’ufficio di ricerca & sviluppo interno e grazie alla partecipazione di tutti i tecnici dell’azienda e al confronto con i fornitori e i clienti, sono riusciti a proporre per esempio un materiale più leggero (circa8% in meno), generando un risparmio del 5% sul valore di acquisto ma soprattutto consentendo al cliente di aumentare la velocità di confezionamento del 15%.

Ekaflex Academy: le persone al centro

Il covid per l’industria del packaging è stato un periodo di grande lavoro e crescita, ed Ekaflex ha vissuto mesi molto intensi, tanto che avrebbe avuto bisogno di ampliare il proprio organico ma per via delle restrizioni non fu possibile agire tempestivamente. Una crescita di organico che è stata poi portata avanti nel periodo post pandemico, quello che ha visto Ekaflex crescere di circa 30 unità fino all’attuale organico di 80 persone. Anche grazie a quell’esperienza, e con l’obiettivo di crescere ulteriormente, il focus sul personale, elemento strategico per la crescita aziendale, il management di Ekaflex ha dato vita recentemente al progetto “Academy”, iniziativa nata per provare a dare una risposta alle esigenze di reclutamento di nuovi collaboratori.

Sappiamo come nel settore sia difficile reperire personale qualificato, se non andandolo a sottrarre ai competitor, operazione che può sempre nascondere delle insidie. “Con il progetto Academy che è partito da poco, e che ha già riscosso un successo enorme, visto che sono arrivate ben 45 adesioni, abbiamo iniziato un percorso di 12 ore con 12 selezionati, ma non lasceremo indietro gli altri che avranno tempo e modo per partecipare, per individuare i candidati ideali da inserire in organico. In questo momento di confronto e studio, raccontiamo e spieghiamo il nostro processo produttivo, condividiamo metodi, obiettivi ma soprattutto la nostra filosofia”, aggiunge Nardin entusiasta di questo progetto formativo.

Un’attenzione quella verso l’ambito formativo che è uno dei punti di forza che accomuna Ekaflex al proprio fornitore di fotopolimeri flexo Diaven, caratteristica che ha senz’altro contribuito alla realizzazione del progetto vincente al Best In Flexo 2023, frutto di competenza, tecnica, passione, dove nulla è lasciato al caso e dove la variabile umana è ancora in grado di fare la differenza.

Infine altro aspetto fondamentale che unisce le due realtà è la predisposizione all’ascolto verso il cliente e la consapevolezza che il servizio sia un valore fondamentale nella fornitura di beni oltre alla disponibilità a farsi carico delle loro sfide.