Adiscart Packaging – Zeta Printing: connubio perfetto tra materiali e creatività

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Quando materiali di prima qualità sono trasformati da una tipografia creativa si creano meraviglie: i protagonisti sono Adiscart Packaging, industria cartaria di trasformazione, produzione e distribuzione, e lo stampatore Zeta Printing. Salvatore Chiarenza e Sergio Zito, i rispettivi titolari delle due aziende, ci spiegano come fanno sentire la loro competente presenza in Sicilia e nel mondo…

Non casualmente, ma proprio dalla passione viscerale per il loro lavoro, una decina d’anni fa è nata la loro collaborazione, in base alla quale Zeta Printing realizza tutto il materiale auto-promozionale che Adiscart Packaging s’inventa per promuovere le sue carte e cartoncini, astucci, campionari, etichette e prodotti resi assolutamente unici con le nobilitazioni e le lavorazioni speciali che solo Zeta Printing può realizzare, definendone l’immagine e l’essenza.

Carte e cartoncini su richiesta certificati FSC con produzione a ciclo chiuso

La storia di Adiscart Packaging inizia a Catania 32 anni fa, come ci spiega Salvatore Chiarenza: “Figlio di imprenditori edili di successo, in quegli anni per una vera casualità della vita conosco il mondo cartario attraverso la sub agenzia delle Cartiere Miliani Fabriano da dove inizia la mia istruzione, la passione e lo studio dei prodotti, dalla produzione diretta al marketing, al complesso mondo della stampa sino al prodotto finito”. Il suo percorso inizia nel 1990 con l’assunzione dei mandati di agenzia di cartiere internazionali, e nel 1999 viene costituita Adiscart srl, azienda di distribuzione cartaria, specializzata nel commercio degli articoli per il settore delle arti grafiche che presto diventa leader in sud Italia e nelle isole con diverse dislocazioni logistiche suddivise in Sicilia, Campania e Sardegna. Dal 2004 Chiarenza partecipa con una quota del 33% alla costituzione dell’Industria cartaria meridionale (ICAM srl) per la trasformazione delle carte grafiche. A seguito della crisi delle tirature nelle arti grafiche per il continuo consolidamento dei nuovi strumenti di comunicazione digitali tra cui la comunicazione sui portali, “nel 2014 nasce Adiscart Packaging srl sotto la mia direzione amministrativa, azienda industriale specializzata nella trasformazione dei cartoncini per la produzione di astucci farmaceutici, alimentari, cosmetici e idonei al packaging generico e di lusso; la competenza nella selezione delle materie prime prodotte in tutto il mondo, porta oggi l’Adiscart Packaging a diventare un vero punto di riferimento per il settore cartotecnico e delle arti grafiche in genere”, dice Chiarenza. Tre sedi logistiche per complessivi 20.000 m2 coperti e 50.000 scoperti dislocate in Veneto, Campania e Sicilia coprono tutto il territorio italiano distinguendosi sul mercato per l’equilibrio nella gestione del servizio e delle consegne.

Materiali certificati FSC, articoli biodegradabili, riciclabili e compostabili, cartoncini con barriere vegetali, articoli plastic free a completa sostituzione dei materiali plastici coprono oltre ai settori sopra indicati anche il settore emergente delle stoviglie monouso. Particolare attenzione va posta, di conseguenza, alla gamma di cartoncini racchiusi nella denominazione “Adiboard” suddivisi in articoli riciclati, di fibra vergine, con pasta legno, biologici anche per il contenimento di prodotti oleosi, grassi, per alimenti refrigerati e per confezioni da asporto.

Tre nuove taglierine sincronizzate, una sega circolare, due ribobinatrici, un tagliacarta con pallettizzatore automatico, il programma dei nuovi investimenti già assodati per una nuova linea di taglio per carta e cartone, per una nuova ribobinatrice e l’installazione in corso del nuovo gestionale, fanno di Adiscart Packaging una struttura completa e innovativa.

Chiarenza conclude spiegando come a Verona si riesca a operare realizzando un’economia circolare, “tutti i rifili e gli scarti che producono le macchine da taglio sono compattati e rivenduti come materia prima, perché si tratta di macero puro che in cartiera può essere ri-spappolato, in questo modo non buttiamo via e non sprechiamo nulla, creando un ciclo produttivo chiuso. Ma ci spingiamo anche oltre: per rendere l’ambiente di lavoro sano e pulito recuperiamo la polvere generata dalla troncatrice con la quale vengono formati dei bricchetti, cioè palline di polvere di cartoncino, anch’essi rivenduti come materia prima, poiché integri e puliti”.

Zeta Printing: integrazione perfetta fra passato e presente
Zeta Printing è un’azienda di famiglia con sede a Palermo, che affonda le sue radici nel tessuto industriale siciliano, come ci spiega Sergio Zito: “mio nonno Placido lavorava presso una storica azienda grafica, che era anche un editore, IRES (Industrie Editoriali Riunite Siciliane), proprietà della famiglia Biondo, che fu un grande mecenate per Palermo; il Teatro Biondo è una delle tante opere da loro costruite. Placido sapeva tutto sulla stampa offset e, quando IRES chiuse, decise di fondare nel 1968 la Stamperia Zito, dove ovviamente iniziò subito a lavorare mio padre Vincenzo, che aveva imparato tutto sul colore lavorando in varie aziende del nord e poi in alcune fotolito siciliane, diventando un cromista provetto”.

Grazie a questa integrazione di competenze, questa piccola azienda famigliare, che oggi si chiama Zeta Printing e comprende una dozzina di collaboratori, inizia a produrre cataloghi ed etichette, tutti lavori che avevano a che fare con la complessità della riproduzione del colore. Alla fine degli anni ’90 la società trova naturale dedicarsi alle etichette da vino, proponendosi alle cantine siciliane e diventando maestri nelle lavorazioni particolari grazie alla capacità di risolvere problematiche complesse. “Oggi siamo specializzati in nobilitazioni su vari prodotti stampati, dalla copertina di un catalogo a un packaging cartotecnico oppure un’etichetta; ci consideriamo una tipografia creativa, e abbiamo all’interno tutto il ciclo produttivo dalla prestampa alla stampa fino al reparto di finishing; siamo dotati di stampa offset, digitale e stampa a caldo con clichè particolari, anche combinati, con le lavorazioni ibride sempre più frequenti, e tirature da 1.000 a 10 mila pezzi, anche per gli astucci”, spiega Sergio. I settori di riferimento sono l’alimentare (vino, olio, eccellenze agroalimentari), moda e prodotti di lusso, soprattutto a livello locale, visto il forte legame di Zeta Printing con il territorio. I clienti, quelli diretti ma anche gli studi grafici, sanno di trovare in questa azienda un vero consulente, che li aiuta a trovare la tecnica di nobilitazione più efficace per arrivare a creare lavorazioni cartotecniche esclusive. Recentemente l’azienda ha fatto degli investimenti nelle attrezzature complementari, e a proposito di aggiornamento tecnologico Sergio ci racconta un episodio della sua formazione avvenuto grazie al supporto del compianto Alberto Sironi, che anche in questa occasione dimostrò che l’obiettivo della sua professione era trasferire la conoscenza.
“Dovevo scegliere una nuova macchina da stampa e scrissi ad Alberto per un consiglio, grazie a lui potei visitare varie aziende nel nord Italia e conoscere meglio il mio mestiere, alla fine feci due stage, oggi si chiamerebbero così, in due tempi diversi: ero pieno di passione e passavo le giornate coi macchinisti per imparare, fu un’esperienza indimenticabile”. E i risultati di quella formazione sono palesi. Oggi in Sicilia Zeta Printing è un punto di riferimento e interlocutore di primo piano per eseguire lavorazioni di pregio.