Print Economic Forum 2025: economia, innovazione e nuove dinamiche tra printing e converting

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L’edizione 2025 del Print Economic Forum ha offerto una fotografia aggiornata dello stato di salute del settore della stampa e del converting, anticipando – come da tradizione – la cerimonia degli Oro della Stampa. L’appuntamento, che riunisce vincitori delle passate edizioni, sponsor e media specializzati, ha messo al centro analisi economiche, trend di mercato e sfide future per le imprese della filiera.

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Tra le principali novità, la presentazione della nuova classifica dei “Big del Converting”, affiancata allo storico ranking dei “Big della Stampa”: uno strumento pensato per leggere con maggiore precisione le dinamiche di un comparto sempre più integrato.

I lavori, moderati da Irene Elisei (Sky TG24), si sono aperti con il report di Stefano Portolani, Senior Analyst del Centro Studi Printing di Stratego Group. L’analisi ha riguardato un panel di 1.082 società italiane – per un valore complessivo di 25 miliardi di euro e 64.000 addetti – che nel 2024 hanno registrato un calo medio dei ricavi del 4%. Nonostante il rallentamento, il 45% delle aziende ha chiuso in crescita e solo il 10% ha riportato un utile negativo. In miglioramento l’esposizione bancaria, stabili gli investimenti, mentre il 72% delle imprese evidenzia un patrimonio netto in aumento.

Una survey dedicata ha inoltre rilevato come l’M&A rappresenti una priorità per gli stampatori, mentre nel converting emergono investimenti mirati in innovazione interna, R&S e adeguamento normativo, soprattutto in ottica PPWR e sostenibilità.

La successiva tavola rotonda – con Emanuele Delfino (La Prensa Etichette), Alessio Piazzetta (Pixartprinting), Sabrina Sada (Gruppo SADA) e Velleda Virno (Di Mauro Flexible Packaging) – ha evidenziato un settore dinamico e resiliente, impegnato in modernizzazione tecnologica, qualità, sostenibilità e comunicazione strategica per rafforzare la brand identity.

Ampio spazio è stato dedicato al ricambio generazionale e alla crescente difficoltà nel reperire nuove competenze. I relatori hanno sottolineato l’urgenza di attrarre talenti, promuovere up-skilling, valorizzare le risorse interne e costruire percorsi di fidelizzazione. Non sono mancati riferimenti a temi chiave come l’impatto dei dazi e il ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale, che richiede investimenti mirati e un profondo reskilling della forza lavoro.

“Il Print Economic Forum conferma quanto sia essenziale creare occasioni di confronto reale tra le imprese della filiera”, ha dichiarato Enrico Barboglio, CEO di Stratego Group. “Condividere dati e visioni è cruciale in un momento di grandi cambiamenti, tra evoluzione dei mercati, transizione generazionale e tecnologie emergenti”.