A Ecomondo 2025 il Paper District di Federazione Carta Grafica celebra la filiera sostenibile italiana

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Con una quota del 5% di un mercato mondiale da oltre 190 miliardi di dollari, l’Italia si è confermata la seconda filiera carta, stampa e trasformazione dell’Unione Europea. Federazione Carta Grafica ha accelerato sul riciclo della carta – arrivato al 92,6% – e su una bio-circolarità che ha raggiunto l’89%. “Con l’89% di materie prime rinnovabili o riciclabili, la carta è il Made in Italy della circolarità. A Ecomondo abbiamo raccontato una filiera che unisce sostenibilità, competitività e cultura industriale” – ha dichiarato Andrea D’Amato, Presidente della Federazione Carta Grafica, all’apertura del Paper District durante l’evento “L’imballaggio sostenibile” che si è tenuto alla fiera di Rimini lo scorso 4 novembre.

Ecomondo Paper District

Nel primo semestre 2025 il fatturato complessivo della filiera Carta e Grafica si è attestato a 13,3 miliardi di euro (-0,8% rispetto al 2024), con esportazioni in lieve calo (-1,5%) e vendite interne sostanzialmente stabili (-0,3%). Nonostante la debolezza della domanda globale, il settore ha mantenuto un saldo commerciale positivo di quasi 2 miliardi di euro, confermandosi secondo in Europa per valore della produzione e numero di addetti.

“Il tasso di riciclo della carta e del cartone ha raggiunto il 92,6% (Eurostat 2023), a conferma della leadership europea della filiera italiana nella gestione efficiente delle risorse e nella chiusura del ciclo produttivo” – ha aggiunto D’Amato“ma servono regole europee coerenti, che riconoscano il valore ambientale e industriale della carta e dei prodotti grafici. Il nostro modello è già circolare, competitivo e sostenibile.”

Nel 2024 le importazioni mondiali dei prodotti della filiera hanno sfiorato i 191 miliardi di dollari: gli Stati Uniti si sono confermati il principale mercato, seguiti da Germania, Francia, Regno Unito e Cina. L’Italia ha mantenuto una quota del 5% a livello globale e oltre il 10% in Francia, Spagna e Svizzera.

La biocircolarità ha rappresentato la colonna portante della transizione verde: l’89% delle materie prime utilizzate proveniva da fonti rinnovabili o materiali riciclabili (56% carta da riciclare, 33% fibre vergini legnose). Il Material Circularity Indicator (MCI), sviluppato dalla Ellen MacArthur Foundation, ha assegnato alla filiera un valore di 0,79 su 1, tra i più alti dell’industria manifatturiera (Rapporto Ambientale Assocarta 2022).

“La carta è il paradigma della bioeconomia circolare: rinnovabile, compostabile, riciclabile, ma anche frutto di un sistema industriale che unisce innovazione, occupazione e tutela ambientale” – ha concluso D’Amato.

L’incontro “L’imballaggio sostenibile. Il PPWR ridisegna il futuro degli imballaggi”, organizzato dalla Federazione Carta e Grafica nell’ambito di Ecomondo 2025, ha approfondito il ruolo degli imballaggi come elementi essenziali di protezione, sicurezza e informazione, sottolineando come quelli a base cellulosica rappresentino una soluzione concreta e sostenibile per la transizione ecologica.

Dopo i saluti di Mauro Delle Fratte (Ecomondo), sono intervenuti Laura D’Aprile (MASE), Stefano Ciafani (Legambiente), Carlo Montalbetti (Comieco), Valeria Frittelloni (ISPRA) e Jori Ringman (CEPI). I lavori sono stati moderati da Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta e della Federazione Carta Grafica.