D2M: il modo più rapido e sicuro per lanciare il nuovo packaging sul mercato

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Design2Market – D2M è il metodo Smurfit Westrock che riduce drasticamente i tempi di sviluppo di un nuovo imballaggio coinvolgendo il cliente come co-designer. Velocità, flessibilità ed efficienza i suoi punti di forza

Design2market D2M

Dal virtuale al reale in pochissimo tempo grazie a un metodo collaudato che vede una stretta collaborazione fra designer e clienti. Un processo end-to-end completo dal brief di progettazione al lancio di un nuovo packaging , minimizzando i rischi che il lancio di un nuovo prodotto sul mercato comporta. Questo, in sintesi, il valore di Design2Market, la metodologia lanciata da Smurfit Westrock nel 2022 e oggi ormai consolidata e adottata in ogni paese dove la multinazionale – leader mondiale nel packaging a base carta – è presente.

D2M si basa sul metodo di lavoro “Design Sprint” di Google Ventures, che prevede cicli di lavoro con durata di pochi giorni lavorativi. Nel caso di Smurfit Westrock, si parla di Design Sprint di circa due settimane, un tempo sufficiente per trasformare le idee in prototipi concreti e subito testabili. E se in Design Sprint la collaborazione nasce da team cross-funzionali che integrano competenze diverse per raggiungere un obiettivo comune, D2M segue la stessa logica con una differenza importante. Il cliente è parte attiva del processo creativo e partecipa ai gruppi di lavoro con i referenti di design, R&D, marketing che con le loro conoscenze coprono tutte le aree dell’attività: dalla selezione delle composizioni del cartone alla supply chain, alla sostenibilità. La parte di feedback è affidata al Field Lab, dove i prototipi vengono rapidamente validati con test concreti.

In pratica, attraverso una serie di riunioni “virtuali” o in presenza effettuate nell’arco di due settimane, si passa dalle idee ai prototipi fino a una decisione finale sul progetto: se il prototipo soddisfa le aspettative si passa direttamente al Field Lab per una prima campionatura da testare sul mercato reale.

D2M“L’adozione di questo approccio consente di comprimere drasticamente i tempi di sviluppo passando da mesi a poche settimane – commenta Gianluca Castellini, CEO di Smurfit Westrock Italia -. Le decisioni non si basano più su ipotesi, ma su dati e risultati ottenuti in tempo reale, riducendo l’incertezza e aumentando la qualità delle scelte strategiche con la flessibilità di poter testare, perfezionare e adattare il packaging su scala ridotta prima del lancio sul mercato. Con questo approccio cambia ed evolve la figura del cliente che da customer diventa partner e condivide con noi le scelte che portano a soluzioni innovative”.  “Ultimo punto, non meno importante – aggiunge Castellini – la logica alla base di Design Sprint e D2M si integra perfettamente con la sostenibilità: entrambe le metodologie privilegiano soluzioni pensate per il lungo periodo, capaci di generare valore non solo in termini di efficienza e velocità, ma anche nel rispetto dell’ambiente e delle comunità”.

Dal suo lancio ad oggi sono stati sviluppati oltre 100 progetti in tutta Europa presso più di 70 clienti, con un tasso di implementazione del 40%. In Italia sono state lanciate recentemente sul mercato due soluzioni di packaging per altrettanti clienti del settore alimentare. Nel primo caso, è stata realizzata una nuova confezione in cartone ondulato per sandwich destinati ai banchi della GDO di forte visibilità differenziando il prodotto nel settore premium rispetto ai competitor. Una soluzione studiata per essere montata velocemente riducendo sprechi di tempo e materiale nel confezionamento manuale. L’altro caso riguarda un nuovo brand che commercializza frutta fresca. In questo caso i designer di Smurfit Westrock Italia hanno creato ben 12 strutture di packaging in cartone ondulato caratterizzate da un logo e da una grafica che contribuiscono a dare grande personalità e visibilità al nuovo marchio. Dal punto di vista funzionale, il packaging è stato ottimizzato per ridurre la quantità di materiale, aumentare la visibilità in store e migliorare la shelf-life dei prodotti freschi. In entrambi i casi, i clienti hanno riscontrato un incremento nei volumi di vendita, segno di gradimento anche da parte del consumatore finale.