Nell’era dell’AI e della manifattura avanzata, la Gen Z riscopre il fascino dei lavori tecnici

20

In Italia stanno emergendo segnali concreti di una tendenza già consolidata negli Stati Uniti: sempre più giovani della Gen Z rivalutano i percorsi tecnico-professionali e guardano con interesse alle professioni blue collar, che richiedono competenze pratiche, specialistiche e aggiornate alla trasformazione tecnologica in atto. A trainare questa inversione di rotta sono molteplici fattori: l’avvento dell’AI, l’instabilità economica, la ricerca di un maggior equilibrio vita/lavoro. La crescente apertura dei giovani verso i percorsi tecnici ad alta specializzazione può certamente rappresentare un’occasione strategica per colmare il divario tra scuola e industria. Nell’era della manifattura avanzata, formare e attrarre nuovi profili tecnici non è solo una priorità educativa ma anche una questione di competitività aziendale.

Gen Z

Il trend globale e i primi segnali italiani

La tendenza, già consolidata negli Stati Uniti, è confermata a livello internazionale da diverse ricerche, tra cui l’indagine condotta a maggio 2025 da ResumeBuilder, piattaforma specializzata nel supporto all’orientamento professionale. Negli Stati Uniti, il 42% dei giovani della Gen Z già lavora o cerca impiego in ambito tecnico-manuale. Tra questi, il 37% è laureato, ma preferisce puntare su stabilità, reddito sostenibile e sicurezza occupazionale.

Anche in Italia, questa evoluzione trova riscontro nel mondo della formazione. “Dal dialogo costante con studenti e docenti, rileviamo un rinnovato interesse per i percorsi tecnici e professionali”, afferma Nicola de Cesare, AD di Gruppo Spaggiari Parma – punto di riferimento nell’Education Technology. “Non si tratta più di un ‘piano B’, ma di scelte consapevoli, in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro”.

Un’opportunità per l’industria italiana

La crescente attenzione ai percorsi ITS si intreccia con le esigenze del sistema industriale italiano, che fatica a trovare tecnici specializzati. Secondo Unioncamere, il mismatch tra domanda e offerta è ancora elevato: il 48% delle posizioni aperte non trova candidati, con picchi oltre il 60% nei settori delle costruzioni, della meccatronica, della metallurgia e del legno-arredo. “Uno scenario che impone un ripensamento delle priorità nell’orientamento scolastico”, commenta de Cesare.

Gli ITS Academy offrono una formazione innovativa e altamente specializzata, in grado di rispondere alle necessità concrete del sistema produttivo italiano. Lo conferma il monitoraggio nazionale 2025 condotto da INDIRE su incarico del Ministero dell’Istruzione e del Merito: l’84% dei diplomati ITS trova lavoro entro 12 mesi, con un tasso di coerenza tra percorso di studi e occupazione pari al 93%. La formazione è costruita in stretta connessione con il mondo produttivo: quasi tre quarti delle ore sono tenute da docenti provenienti dalle imprese, oltre il 40% del monte ore è dedicato a stage in azienda e quasi il 70% dei percorsi prevede l’utilizzo di tecnologie abilitanti 4.0, che rappresentano un importante acceleratore di occupabilità.

Il legame con l’industria è diretto e strutturale”, continua de Cesare. “Tuttavia, il numero di iscritti resta contenuto anche a causa di una percezione culturale che fatica a riconoscerne il valore”. Da qui la necessità di valorizzare i percorsi tecnici quali scelte solide e coerenti con le esigenze del mercato del lavoro che cerca profili specializzati in settori con elevato potenziale di sviluppo come robotica, automazione, logistica avanzata.

Orientamento e formazione in chiave industriale

I percorsi tecnico-professionali rappresentano oggi una delle risposte più concrete alla domanda di competenza specializzata. Ma per funzionare, serve un orientamento efficace”, spiega Angela Mencarelli, AD di La Fabbrica – Società Benefit del Gruppo Spaggiari Parma. Da qui la mission di WonderWhat, la piattaforma digitale dedicata alla Gen Z che nell’anno scolastico 2024/2025 ha realizzato 16 percorsi PCTO in collaborazione con aziende italiane, coinvolgendo oltre 30.000 studenti in settori chiave, tra cui sostenibilità, automotive ed energia. Sul fronte delle scuole, il progetto Scuola&Territorio di Gruppo Spaggiari Parma supporta gli istituti nella pianificazione delle attività con il mondo industriale e nella creazione di partnership formative tracciabili e durature.