Si concluderà nella cornice istituzionale del Senato della Repubblica il percorso di presentazioni dedicato a “LAMINATI CAVANNA TALK: IL LIBRO. Interviste in fiera”, il volume nato dal progetto di comunicazione ideato da Anna Paola Cavanna e sviluppato a partire dalle interviste video realizzate durante Ipack-Ima 2025 con i protagonisti della filiera del packaging.
Dalla raccolta di contributi che hanno preso forma in fiera è nata l’idea di trasferire su carta testimonianze, visioni e prospettive del settore, dando vita a un libro che racconta, attraverso le voci degli operatori, lo stato dell’arte e le sfide future del converting.
Il primo appuntamento di presentazione si è svolto a fine settembre presso la Laminati Cavanna Academy, seguito dalla distribuzione delle copie in occasione del Convegno Giflex di Roma del 6-7 novembre.
Il ciclo si chiuderà ufficialmente mercoledì 26 novembre, dalle 13.00 alle 15.00, nella prestigiosa Sala Caduti di Nassirya del Senato, in Piazza Madama a Roma.
L’incontro offrirà un nuovo momento di confronto per il settore, valorizzando il lavoro di documentazione e divulgazione svolto attraverso le interviste e ora raccolto nel volume, che si propone come testimonianza del dialogo continuo all’interno della filiera del packaging e della trasformazione.
“Il settore del packaging rappresenta una componente essenziale del sistema produttivo italiano. È una filiera che unisce tecnologia, creatività, ricerca e responsabilità, dando forma a un patrimonio di competenze che attraversa territori, distretti e generazioni. Il progetto “Laminati Cavanna Talk” conferma che l’Italia possiede un patrimonio industriale straordinario, fatto di persone, idee e innovazione. Sostenere questo patrimonio significa sostenere il futuro del Made in Italy. Il libro “Laminati Cavanna Talk: Il libro. Interviste in fiera” nasce per raccontare questa ricchezza: una narrazione corale che testimonia la vitalità, la visione e l’impegno delle imprese italiane. Il packaging è un linguaggio del Paese: racconta chi siamo, cosa produciamo e come ci presentiamo al mondo.” commenta Anna Paola Cavanna.
