Da cassette per il pesce a innovazione cartotecnica: l’evoluzione di Straccia Packaging prosegue con la nuova BOBST MASTERDRO 1628

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Straccia Packaging è oggi un punto di riferimento nel centro-sud con un parco macchine all’avanguardia e un’attenzione crescente a innovazione e sostenibilità. Ne parliamo in questo articolo con Pietro Straccia, giovane e appassionato titolare dell’azienda e nell’approfondimento video dove entriamo nel dettaglio della nuova macchina BOBST MASTERDRO 1628

Fondata nel 1948 da Pietro Straccia, nella zona di San Benedetto del Tronto (AP), considerato il primo porto d’Italia per la pesca, Straccia Packaging nasce come produttrice di cassette in legno per il trasporto del pesce. Un’attività artigianale, legata alle radici del territorio, che ha saputo trasformarsi nel tempo, attraversando diverse fasi di sviluppo e ampliamento, fino a diventare oggi un punto di riferimento nel settore della cartotecnica.

Il primo grande cambio di rotta avviene con la seconda generazione, quando Daniele Straccia, figlio di Pietro il fondatore, intuisce il potenziale del cartone come materiale da imballaggio. È l’inizio di una nuova era, con la produzione dei primi cartoni destinati al settore ittico, in particolare per le barche oceaniche e per le navi da pesca dotate di sistemi di congelamento a bordo, ma anche per la fiorente industria locale del mobile che necessitava di imballaggi di grandi dimensioni per il trasporto e la protezione dei propri prodotti.

bobst straccia packaging

Negli anni ’90, l’azienda si trasferisce da Acquaviva Picena a Colonnella (TE), dove nel 1998 viene inaugurato il nuovo stabilimento da 10.000 mq. L’anno successivo segna un’altra tappa fondamentale: l’arrivo della prima macchina da stampa ad alta definizione BOBST Flexo a 6 colori, una delle prime due installate in Italia grazie alla quale Straccia Packaging compie il definitivo passo nel mondo della stampa di alta qualità, diventando un punto di riferimento per il mercato del centro-sud Italia.

L’espansione non si ferma. Nel 2014 lo stabilimento raddoppia, raggiungendo i 20.000 mq coperti, e il parco macchine si arricchisce con nuove linee di stampa e trasformazione. Oggi l’azienda vanta 7 linee, tutte altamente performanti: un Casemaker BOBST FFG 618 a 4 colori, un Casemaker BOBST FFG 924 a 6 colori a gruppi fissi, un Fustellatore rotativo MASTERDRO 1628 a 6 colori, oltre a due casemaker da 4,80 m uno con doppia testa cucitrice, una SPO BOBST per la fustellatura in piano, un plotter per fustellatura digitale e una nuova piega-incollatrice Eterna EFOLD 1700 con doppio introduttore e raccoglitore pacchi, sempre Gruppo BOBST.
Oggi Straccia Packaging, oltre a un parco macchine completo e altamente performante, ha raggiunto una superficie coperta di oltre 50 mila metri quadri e occupa 60 persone, servendo il mercato del food, surgelati, mobile, settore industriale e meccanico.

BOBST MASTERDRO 1628 a 6 colori, l’ultima arrivata per mantenere alta l’asticella della competitività
L’ultima arrivata in casa è proprio la MASTERDRO 1628, che rappresenta una svolta strategica. “Con questa macchina abbiamo superato limiti precedenti in termini di formato, resa e velocità”, dice Pietro Straccia, figlio di Daniele e CEO dell’azienda di famiglia “Ci ha permesso non solo di ottimizzare i lavori già in portafoglio, ma anche di aprirci a nuovi mercati, come quello dei display ad alta dotazione, delle scatole wrap e in generale per i fustellati con tirature elevate, per soddisfare le esigenze dei clienti di volumi importanti, senza compromettere l’aspetto qualitativo”.
Una macchina che ha anche avvicinato la fustellatura rotativa alla precisione della fustellatura piana, consentendo un notevole efficientamento della produzione, visto che con il processo di converting in rotativo si produce l’imballo in un solo passaggio.

straccia packaging bobstL’innovazione tecnologia va di pari passo con quella di prodotto
Ma l’innovazione, in azienda, non si ferma alla tecnologia. “Per noi innovare significa anche sviluppare nuovi prodotti — prosegue Straccia —. Un esempio su tutti è Nakpack, un sistema brevettato per l’e-commerce del vino”. Nato quasi per gioco, da una collaborazione con Angelo Badinu, nell ottica di ecosostenibiltà e economia circolare, Nakpack è un fustellato particolare che tiene la bottiglia in sospensione all’interno della scatola, evitando rotture al 99,5%, dato quest’ultimo certificato, e che si propone come alternativa green al polistirolo. Dopo il successo in Italia e Francia oggi approda negli Stati Uniti, oggi l’azienda sta aggiornando il brevetto per renderlo completamente automatizzabile grazie a una nuova piega-incolla che consentirà di ottenere l’imballo già perfettamente montato e pronto all’uso.

Un altro elemento chiave è la capacità di rispondere con rapidità alle esigenze del mercato. “Siamo diventati quasi un pronto soccorso per i nostri clientiafferma Pietro con una punta di ironia —. La programmazione non esiste più, il mondo sta cambiando, tutto è urgenza”. Per far fronte a questa sfida, l’azienda ha potenziato il proprio ufficio tecnico, oggi composto da tre persone, di cui una proveniente direttamente da un fornitore di impianti stampa. “Grazie a software interni , con l’implementazone del 3d e gestione autonoma delle grafiche, siamo più veloci e riduciamo i costi. Esternalizziamo solo l’incisione dei fotopolimeri flexo”.
Al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza e il servizio al cliente, nel prossimo mese di settembre vedrà la luce all’interno dei reparti produttivi un nuovo impianto per la logistica e la movimentazione dei semilavorati e dei prodotti finiti, progetto questo affidato a Emmepi Group, che insieme all’aggiornamento delle varie linee produttive, vedrà Straccia Packaging investire circa 10 milioni di €.

Straccia Packaging e l’impegno per la sostenibilità
All’efficienza produttiva si affianca un’attenzione crescente alla sostenibilità. Con 5 MW di fotovoltaico installati, lo stabilimento è oggi quasi autosufficiente dal punto di vista energetico. L’azienda è certificata ISO 9001, 14001, 18001, 45001, FSC, EMAS  e sta lavorando al bilancio di sostenibilità e alla certificazione per la parità di genere. A questo si aggiunge un articolato piano di welfare aziendale, con assistenza medica gratuita per i dipendenti e le loro famiglie, bonus annuali e programmi di formazione continua. “A settembre avvieremo anche un percorso di efficientamento con Induvation, società tedesca che ha già collaborato con player di rilievo all’interno del settore cartone ondulato”, aggiunge Pietro Straccia.

Un appello al Governo per mantenere alta la competitività delle aziende

Lato mercato, il contesto è complicato. “Il nostro settore è in recessione, i volumi calano e l’incertezza pesa. Noi siamo riusciti a chiudere il primo quadrimestre in linea con lo scorso anno, nonostante fossimo sotto budget, ma il potere d’acquisto è in calo e le imprese faticano”. “Serve coraggio da parte del governo  per render competitive le imprese e semplificare la burocrazia. Inoltre dobbiamo restituire potere di acquisto ai nostri collaboratori, defiscalizando il costo del lavoro a loro beneficio. L’Europa ha un potenziale enorme: se cresce la domanda interna, cresce anche l’industria”, commenta Pietro Straccia.

Straccia Packaging è la dimostrazione concreta di come una realtà radicata nel territorio possa evolversi, affrontare le sfide del mercato e innovare costantemente, senza mai perdere di vista le persone. Con investimenti importanti in tecnologia, sostenibilità e capitale umano, l’azienda guarda al futuro con la determinazione di chi sa di avere una storia solida alle spalle e un’identità chiara da portare avanti.