Bioplastiche compostabili, al via la campagna media per il nuovo marchio “Organico Biorepack”

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Aumentare quantità e qualità della raccolta differenziata dei rifiuti organici e compostabili, favorendo un sistema di riciclo più efficiente. Con questo scopo è nato “Organico Biorepack”, il marchio che aiuterà cittadini, famiglie, imprese e attività commerciali a conferire gli imballaggi in bioplastica compostabile in modo corretto insieme ai rifiuti umidi e la cui campagna di comunicazione integrata, che ha debuttato domenica 30 novembre, è pianificata per il mese di dicembre.

Sono passati solo pochi mesi da quando è stato presentato agli stakeholder e a oggi ne hanno fatto richiesta di adozione aziende consorziate che rappresentano il 70% circa dell’immesso al consumo: è “Organico Biorepack”, il nuovo marchio volontario messo a punto dal Consorzio per contraddistinguere gli imballaggi della filiera italiana delle bioplastiche compostabili. La campagna di comunicazione per far conoscere il marchio alle famiglie e alle imprese si sviluppa su TV, radio, stampa, cinema, aeroporti e mezzi del trasporto pubblico con il debutto ufficiale avvenuto domenica 30 novembre e una pianificazione su diversi touchpoint per tutto il mese di dicembre.

Poche semplici parole costituiscono il messaggio al centro della campagna: “Ce l’ha il Biorepack?”. Un’espressione originale, orecchiabile, riconoscibile per dare il via a un nuovo modo di dire, in grado di accompagnare le persone nell’azione quotidiana del conferimento di un imballaggio nell’umido. Ma anche uno strumento per collegare immediatamente il mondo della frazione organica con il consorzio Biorepack e il comparto delle bioplastiche compostabili, aiutando così ad aumentarne la conoscenza complessiva.

A firmare il progetto di comunicazione è il team creativo di Connexia che ha curato strategia, creatività e pianificazione media. La campagna ha debuttato in TV domenica 30 novembre, con una speciale versione dello spot da 60 secondi, preannunciata lo stesso giorno con una pagina dedicata sui principali quotidiani italiani. Per tutto il mese di dicembre, poi, il messaggio di Biorepack apparirà sui media del Paese attraverso una pianificazione ampia e capillare: reti tv nazionali, radio, quotidiani e periodici, piattaforme di streaming, social network, sale cinematografiche, mezzi di trasporto e aeroporti.

“Gli imballaggi in bioplastica compostabile sono stati progettati e diffusi proprio come strumento ancillare alla raccolta della frazione umida dei rifiuti solidi urbani, per consolidare e chiudere il cerchio del riciclo organico. Nonostante siano piuttosto giovani rispetto ad altri materiali, hanno già permesso lo sviluppo di un settore industriale con numeri di tutto rispetto e che merita di essere conosciuto e valorizzato a livello nazionale e continentale”, spiega Marco Versari, presidente del Consorzio Biorepack. Ma per esplicare tutto il loro valore, è necessario che i cittadini sappiano riconoscere gli imballaggi in bioplastica compostabile e li conferiscano correttamente con l’umido domestico una volta giunti a fine vita. Questo duplice obiettivo ci ha spinto a sviluppare il nuovo marchio di filiera e la campagna comunicativa connessa. Il rapido e positivo riscontro ricevuto è una conferma che esso rappresenterà un aiuto concreto sia per le aziende aderenti a Biorepack sia per migliorare qualità e quantità della raccolta differenziata nel nostro Paese”.

Il nuovo pittogramma è composto da pochi, semplici elementi: una mano rivolta verso un bidoncino dei rifiuti, un torsolo di mela a simboleggiare la compostabilità, e, sotto, le parole “Organico Biorepack”. Il marchio si affianca alle diverse certificazioni di compostabilità dei manufatti compostabili che continuano a rappresentare la precondizione per ottenere il diritto a utilizzarlo. L’applicazione è regolata da un disciplinare e può avvenire solo su autorizzazione di Biorepack.

Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.biorepack.org/it/marchio-biorepack.