Durante l’Assemblea Pubblica tenutasi il 26 giugno a Roma presso Civita, il presidente di Assocarta Lorenzo Poli ha presentato il Paper Industrial Deal, un piano di misure strategiche per mettere in sicurezza il settore cartario italiano dagli shock economici e dalla transizione energetica. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la resilienza, la competitività e la sostenibilità del comparto, riducendo i costi energetici e trasformando la decarbonizzazione in un’opportunità di crescita.
Nel 2024 la produzione e la domanda interna sono tornate a crescere (rispettivamente +6,2% e +7,8%), ma il settore deve affrontare una crescente dipendenza dalle importazioni (+12,7%) e un costo del gas ancora troppo elevato rispetto ai competitor europei. L’Italia si conferma comunque terzo produttore UE di carta e cartone e secondo utilizzatore europeo di carta da riciclare, con un tasso di riciclo negli imballaggi superiore all’85%.
Tra le dieci misure chiave del Paper Industrial Deal: riduzione del differenziale di prezzo del gas (2,30 €/MWh rispetto ai competitor), biometano release per gli impianti hard-to-abate, contratti per differenze sull’elettrificazione da fonti rinnovabili, sviluppo dell’infrastruttura elettrica e valorizzazione delle biomasse. Poli ha inoltre sottolineato l’importanza di ridurre l’export di carta da riciclare, che sottrae risorse preziose all’economia nazionale: riciclarla in Italia genererebbe +27% di produttività, 1.360 nuovi posti di lavoro e 1,4 miliardi di PIL aggiuntivo all’anno.
Non solo energia: al centro anche la valorizzazione del lavoro, con la proposta di detassare le indennità per turni festivi e notturni, per attrarre nuovi talenti e favorire il ricambio generazionale.
Il comparto rappresenta oggi un valore di circa 27 miliardi di euro (1,2% del PIL), con 160.000 addetti in 16.000 imprese. I segmenti trainanti nel 2024 sono stati gli imballaggi (+5,7%), la carta grafica (+11,2%) e la carta igienico-sanitaria (+4,6%).
A livello europeo, Marco Eikelenboom, presidente di CEPI, ha ribadito la necessità di un Clean Industrial Deal che supporti concretamente la decarbonizzazione senza deindustrializzazione. L’Italia, ha ricordato Antonio Gozzi (Confindustria), deve presidiare meglio i processi decisionali dell’UE, evitando fughe in avanti della Commissione.
L’evento si è concluso con un intervento dell’Aeronautica Militare sul ruolo della carta nella divulgazione scientifica, sottolineando ancora una volta l’importanza culturale e sociale di questo materiale strategico.