Azienda giovane, composta da un team estremamente affiatato e motivato, Zator è lo specialista italiano dei sistemi di incollaggio per l’industria cartotecnica e del converting, la cui filosofia è basata su una forte identità e sulla produzione interna di tutte le componenti per i propri impianti…
Incontriamo Alessandro Donati, manager di Zator in una calda mattinata di mezza estate nella sede dell’azienda a Cusano Milanino alle porte di Milano, un moderno capannone nel quale si trovano gli uffici direzionali, commerciali, di progettazione e la produzione.
Una piccola realtà di 15 persone all’interno della quale si respira un clima estremamente disteso e di piena collaborazione.
“Siamo molto attenti al rapporto umano, sia internamente che esternamente all’azienda, e abbiamo voluto creare le condizioni affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità, perché motivato a farlo, in un ambiente accogliente e ideale per dare il massimo”.
L’azienda, fondata nel 1998, in poco più di vent’anni è stata in grado di crearsi importanti quote di mercato in Italia ma soprattutto all’estero, dove è presente dal 2014 anche in Cina con un ufficio commerciale dedicato a quel mercato.
Progettazione e produzione di ogni singolo pezzo
Il concetto di Made in Italy, che come sappiamo può essere interpretato con diverse sfaccettature, in Zator è sempre stato considerato nella sua vera accezione, rappresentando la filosofia portante sulla quale basare i successi aziendali; l’azienda infatti, oltre a eseguire la fase di progettazione dispone di diverse macchine a controllo numerico di altissima precisione che producono ogni singolo componente di un impianto di incollaggio, così da poter affiancare alla produzione standard anche la realizzazione di soluzioni su misura per le diverse esigenze dei clienti.
Nel reparto di produzione e montaggio sono presenti diverse aree e un magazzino verticale automatico nel quale sono stoccati tutti i pezzi già prodotti che a seconda del progetto da realizzare vengono richiamati dall’operatore, con una precisione e un controllo assoluti, permettendo anche una programmazione della produzione.
“Puntiamo molto su innovazione e qualità del prodotto e oltre alle soluzioni standardizzate, progettiamo e realizziamo sia le singole parti sia sistemi di incollaggio completi su specifiche esigenze del cliente. Ad esempio per il mercato americano abbiamo realizzato delle testine multi-ugello personalizzate, mentre in Cina, un mercato nel quale stiamo lavorando molto, abbiamo sviluppato delle soluzioni ad hoc con dei costruttori locali”, dice ancora Donati.
L’innovazione non si ferma solo a livello produttivo, ma è alla base della Zator, tutta l’azienda è alimentata infatti da energia rinnovabile grazie all’installazione di pannelli solari sul tetto.
Un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per diversi mercati
Zator ha nel suo catalogo soluzioni per l’applicazione di adesivi sia a caldo che a freddo per diverse applicazioni industriali, anche se l’industria della cartotecnica e del converting rappresenta all’incirca il 60% del fatturato aziendale che si aggira sui 2,5 milioni di €; il resto delle applicazioni sono destinate all’industria del mobile, del confezionamento alimentare, assemblaggio, automotive. “Il nostro fatturato deriva sia dalle collaborazioni OEM con diversi costruttori italiani e mondiali, sia da rapporti con clienti finali diretti. Poniamo particolare attenzione al servizio post vendita di manutenzione e assistenza, garantito da nostro personale qualificato che lavora nell’azienda da diversi anni”, aggiunge Donati.
Nuova brand identity con vista su Drupa 2020
Fino a oggi Zator è stata principalmente votata alla progettazione e produzione, affidando la commercializzazione a partner e agenti, ma l’obiettivo per il prossimo futuro è di rafforzare la struttura commerciale e in tal senso si inserisce anche la conferma dello stand alla Drupa del 2020, fiera sulla quale Zator punterà molto per crescere, sviluppando una strategia di marketing per far conoscere sempre di più il proprio marchio non solo all’interno del panorama mondiale del converting.
“A Drupa 2020 presenteremo una nuova valvola e dei nuovi sensori per verificare l’applicazione della colla e i codici, ci stiamo lavorando e saremo pronti per la fine di quest’anno”, confermando un trend positivo per questo 2019 che dovrebbe vedere il fatturato aziendale in crescita rispetto allo scorso anno, segno inequivocabile che la strada intrapresa è quella giusta.