Virtual FORUM 2020: focus su colore, brand, tecnologia per il cartone ondulato

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L’evento on line, organizzato da FTA, Flexographic Technical Association con sede a Boemia (NY), è stata una buona occasione per discutere argomenti importanti per l’industria della flessografia. Ha sostituito la conferenza reale di quest’anno ed è stato seguito da quasi 1000 partecipanti da tutto il mondo

Il Virtual FORUM 2020 di FTA si è svolto nell’arco di tre giornate, durante le quali sono stati affrontati diversi argomenti di interesse per l’industria flessografica. Il titolo di quest’anno era “Colore, marchi, tecnologia: il pacchetto completo”.

Partner e non venditori, perché la qualità sul cartone ondulato ora è possibile con la stampa diretta
Il primo giorno del Virtual Forum in Aprile è stato dedicato al confronto delle tecnologie di stampa preprint e postprint, e il modo in cui gli stampatori su cartone ondulato e i loro clienti possono scegliere il processo giusto per ogni lavoro; inoltre l’ottimizzazione della stampa è stata analizzata direttamente tramite le opinioni degli stampatori interessati a garantire qualità di stampa costante, stabilità del flusso di lavoro ed efficienza dell’attività grazie all’ottimizzazione della macchina da stampa. L’obiettivo dell’ottimizzazione è identificare la migliore combinazione possibile delle variabili di stampa per raggiungere gli obiettivi previsti dalla progettazione. L’ottimizzazione è l’analisi del processo di stampa per determinare i parametri operativi che consentono di raggiungere un equilibrio tra qualità di stampa, stabilità di stampa ed efficienza delle operazioni.  La caratterizzazione è il processo di utilizzo dei target test per la calibrazione della gestione del colore all’interno del sistema di prestampa. Viene utilizzata per calibrare monitor, scanner, imagesetter/platesetter e sistemi per prove colore.

La sessione è iniziata con Geoff Roznak, in pensione dopo 36 anni nel settore del cartone ondulato, che ha parlato di ciò che i proprietari dei marchi vogliono e di come gli stampatori possono garantire le loro aspettative. I clienti si dividono in tre gruppi: quelli che sanno cosa vogliono e lo documentano; coloro che pensano di sapere cosa vogliono ma non forniscono documentazione; infine gli incerti su ciò che vogliono. I proprietari dei marchi desiderano coerenza, precisione nella riproduzione del logo e del colore del marchio, comunicazione aperta, caratteristiche scritte e ben definite dei macchinari e contatti costanti e precisi con gli stampatori. Gli stampatori di cartone ondulato possono avere successo vendendo capacità e know-how, e soprattutto devono essere partner e non semplici fornitori/venditori; “poiché i venditori vendono solo materiali, al contrario i partner collaborano per assicurarsi che tutti possano migliorare lavorando insieme, inoltre, i partner sanno bene che ci sono più vantaggi nel conoscersi e capirsi l’un l’altro e che così il processo funziona meglio a ogni livello”.

David Straten, Advance Packaging, ha focalizzato la sua presentazione sul perché la stampa flexo diretta su cartone ondulato sia così interessante oggi. Ha parlato degli sviluppi che hanno contribuito ai cambiamenti nella stampa flexo diretta, comprese le funzionalità (lineature più alte, attualmente i mezzitoni vengono stampati di routine con lineature comprese tra 110 e 150 lpi), il registro di stampa può essere perfetto, il numero di colori è aumentato e quindi la gamma cromatica è più ampia e il miglioramento della qualità è evidente. “Poiché i risultati della stampa sono migliorati, i venditori stanno imparando a vendere soluzioni grafiche e non solo scatole”, ha affermato. I proprietari di marchi ritengono che questo tipo di stampa sia molto simile alla litografia, anche per quanto riguarda i sormonti. Inoltre, sono aumentate le velocità di stampa, un lavoro in quadricromia più 3 spot color e una verniciatura può essere stampato a 10.000 fogli/ora. Tuttavia ci sono alcune differenze: quantità minori, grafica che cambia e tempi di consegna veloci sono più adatti alla stampa diretta; quantità maggiori e liner a grammatura leggera trasformate con cartone con onda C sono più adatte al pre-print.

Daniel Lachapell, responsabile dell’area a Menasha Preprint, specializzata nella produzione di linerboard prestampato (materiale in bobina stampato prima dell’accoppiamento con il cartone ondulato), ha discusso del processo pre-print. Ha confrontato il linerboard prestampato con altre tecnologie, spiegando che il processo pre-print comporta un maggiore risparmio sui costi, sottolineando che non richiede attrezzature complesse o conoscenze particolari per la trasformazione, non dipende dal tipo di onda perché può essere applicata a molti tipi di cartone ondulato, triplewall e anche micro-onda. Le bobine prestampate sono compatte e camion a pieno carico generalmente pesano tra 18 e 20 tonnellate, consentendo la stampa e la distribuzione di più bobine a diversi trasformatori.

Uniformità cromatica
Il raggiungimento dell’obiettivo della coerenza del colore è stato l’argomento del secondo incontro. Steve Cooney, StarPack, si è concentrato su come gestire il colore dall’inizio della produzione, durante la tiratura, fino all’approvazione, alle ristampe del marchio e della stessa tiratura. Ha sottolineato, ad esempio, che per una prova sostenibile il modulo di convalida, utilizzato per testare tutti gli aspetti tecnici della tiratura, è uno dei più importanti per l’impostazione delle specifiche grafiche. Questo processo non solo assicura che la macchina da stampa potrà replicare ciò che è stato già stampato, ma anche che la resa grafica sarà quella prevista.

Scott Thompson, SGS, ha illustrato in che modo la coerenza nella preparazione e dei file può tradursi in risultati di stampa migliori e in una migliore corrispondenza prova-stampa. Daniel Bohn, BST, ha dichiarato che il sistema spettrale in linea (misurazioni spettrali continue durante la produzione) è la soluzione migliore per ottenere la coerenza del colore e migliorare la qualità, poiché questo sistema consente l’identificazione di patch omogenee e non, la prevenzione dei border, l’obiettività e la ripetibilità, la determinazione delle tendenze durante la produzione, la possibilità di effettuare cambiamenti durante la produzione e rende semplice la raccolta di dati colore per molti lavori.

Dan Uress, Colorware, ha parlato dell’importanza di raccogliere dati oggettivi sul colore per migliorare il processo di stampa (perché esso non è mai stabile) e soddisfare l’acquirente. “La misurazione obiettiva è migliore dell’opinione soggettiva, ricorda che migliorare il tuo processo sarà uno sforzo di gruppo, sfruttando le informazioni che hai ottenuto dalla misurazione obiettiva; ovviamente soddisfare il tuo cliente potrebbe richiedere nuove azioni, ma può avere successo con una buona comunicazione e la scelta dei compromessi più adatti”, ha aggiunto Dan.

Esplorare l’innovazione
Il terzo e ultimo giorno molti esperti del settore hanno parlato delle ultime tendenze: Industria 4.0, Big Data e IoT guidano l’innovazione, l’automazione migliora l’efficienza: si pensi che secondo il Dipartimento del Lavoro e delle statistiche degli Stati Uniti il ​​60% delle attività umane ripetibili e prevedibili può essere automatizzato, raggiungendo una maggiore produttività, con meno errori, qualità più elevata e consegna più rapida. Anche la sostenibilità è cruciale: l’industria degli imballaggi si trova ad affrontare il problema di utilizzare prodotti sostenibili e compostabili e, a tale proposito, i trasformatori hanno una grande opportunità di entrare nella produzione di film barriera, in particolare per le buste, utilizzando le ultime soluzioni che prevedono una barriera trasparente inorganica (AIOx/SiOx ).

La pulizia degli anilox è un fattore chiave per la qualità di stampa in flexo, una soluzione è la pulizia laser che offre diversi vantaggi: nessuna sostanza chimica, nessun costo di smaltimento e trasporto, nessuna gestione dell’inventario, nessuno spreco d’acqua, consumo ridotto di energia e nessun impatto sull’ambiente e, ultima considerazione ma non meno importante, i trasformatori vedono spesso aumenti del volume del 10-30% con densità dell’inchiostro, corrispondenza del colore e qualità di stampa migliorate.

In quest’ultimo giorno è intervenuto anche Brad Gasque, consulente dell’assistenza tecnica DuPont Cyrel, che ha presentato le ultime tecnologie che gli stampatori possono utilizzare per garantire una posa uniforme dell’inchiostro bianco, utilizzando meno inchiostro e risparmiando denaro. Ha spiegato i vantaggi dell’utilizzo dei retini Cyrel EASY BRITE, Questi retini sono progettati per ottimizzare la stesura dell’inchiostro nella stampa ad alto volume, cioè quando si stampa uno sfondo bianco o fondi pieni con spot color. Comprendono una suite di retini che hanno dimostrato di migliorare la stampa dei fondi pieni a volumi di 4,0 bcm e superiori. Sono disponibili cinque retini: due retini progettati per i clienti senza la possibilità di imaging HD Pixel+ e tre progettati per sfruttare appieno l’imaging HD Pixel+. “Ma un bianco più luminoso non riguarda solo l’opacità: crediamo che un’opacità elevata da sola non possa garantire una buona stampa. Per avere un buon bianco hai bisogno di una combinazione di opacità, ridotta maculatura e granulosità. I retini Cyrel EASY BRITE offrono tutto questo con inchiostri che utilizzano un anilox ad alto volume. EASY BRITE Index è una misura multidimensionale che combina opacità, maculatura e granulosità in un unico valore”, ha affermato Brad. Questa singola misura combina l’opacità e le misure relative all’uniformità (che sono appunto maculatura, cioè le grandi imperfezioni e granulosità, le micro imperfezioni), in pratica parte da un concetto tridimensionale e lo traduce in un numero. Maggiore il valore e migliore sarà la qualità del bianco.

Un progetto di rebranding completo vince il concorso Phoenix Challenge College
Durante l’ultima sessione il team della California Polytechnic State University, il team vincitore del concorso Phoenix Challenge College del 2020, ha presentato i suoi risultati, incentrati sul rebranding di un’azienda utilizzando imballaggi prodotti con stampa flexo. La compagnia è Tails (con sede a San Luis Obispo, California), fondata nel 1998, nata come un negozio unico nel suo genere per cibo, snack, giocattoli e altre forniture per cani e gatti.

Gli studenti hanno scelto Tails perché avrebbe potuto trarre dei vantaggi da un’operazione di rebranding, grazie alla linea di prodotti interessante e i valori del marchio comunque forti. Tails ha indubbiamente dei punti di forza: i prodotti a volte sono più economici delle grandi catene di negozi, i clienti ritornano e sono fedeli. Nonostante ciò, il marchio non era forte o coerente, i prodotti erano senza marchi e non ci sono loghi diversi per le diverse tipologie di prodotto.

Considerata la situazione negli Stati Uniti, dove il numero di proprietari di animali domestici è in forte crescita, con molte famiglie che possiedono cani e gatti, le opportunità di espansione per Tails sono sicure ma dal punto di vista degli imballaggi c’erano alcuni aspetti da rivedere, ad esempio la mancanza di un marchio e un logo coerente senza un’idea o determinati colori; la mancanza di confezioni regalo e quindi marketing con passaparola inesistente; le buste per i prodotti da banco, le shopping bag e le scatole per la spedizione sono tutte in materiale generico color marrone. Dopo tutte queste considerazioni gli studenti hanno ripensato il marchio con nuovi colori e stampato anche tutti gli articoli da imballaggio in flexo, con risultati sorprendenti e convincenti grazie alla loro creatività, competenza e in collaborazione con alcune aziende del settore che hanno fatto da sponsor al progetto:  Anderson Vreeland, Dupont, Mark Andy, Avery Dennison, Esko, Rotometria, APR (tutte le risorse di stampa), Flxon, Techkon, Beta Industries, Harper, Sericol, Dipco, Inx, X-Rite e 3M.