Rotocalco: conoscerla per meglio apprezzarla

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Il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga durante la presentazione del manuale “Rotocalco: conoscerla per meglio apprezzarla”

Il neonato Gruppo Rotocalco di Acimga ha prodotto un bellissimo manuale, per rispondere alle esigenze degli addetti ai lavori di avere uno strumento valido e utile, che sappia far conoscere e apprezzare le peculiarità della stampa rotocalco ai brand owner, al marketing delle aziende, ma anche nelle Scuole, e ridare alla Rotocalco la giusta considerazione nel panorama dei sistemi di stampa

 

La scuola italiana della stampa rotocalco è riconosciuta in tutto in mondo, grazie al lavoro degli stampatori e dei loro fornitori di tecnologie, servizi e materiali, che hanno esportato la qualità dei loro lavori, sia nel mercato editoriale che in quello degli imballaggi. Forse l’industria rotocalco ha avuto il torto negli ultimi anni di guardarsi un po’ troppo allo specchio, adagiandosi sugli allori di un’epoca nella quale questa tipologia di stampa si era guadagnata lo scettro di regina incontrastata delle tecniche di stampa. La crescita della stampa flexo e digitale nel settore degli imballaggi è stata sicuramente da stimolo per la stesura di questo manuale al quale hanno collaborato  primarie aziende operanti sul mercato, che hanno messo a disposizione il know-how dei loro tecnici.

Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga
“Acimga ha raccolto la sfida lanciata da Mario e Gianmatteo Maggioni di ICR, creando un tavolo di lavoro per realizzare questo manuale sulla tecnologia rotocalco, per promuovere il valore di questa tecnologia, che ha numeri importanti per quanto riguarda le applicazioni di riferimento con rese industriali uniche nel suo genere”, esordisce Andrea Briganti Direttore di Acimga, sottolineando come questo manuale sia solo il primo step di un lavoro che avrà certamente sviluppi futuri.
Il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, dopo questa prima esperienza, ha deciso di strutturarsi in sottogruppi per affrontare gli aspetti normativi, la formazione con collaborazioni con scuole, aziende e associazioni (ERA, l’associazione europea della rotocalco che vanta un centro demo a Stoccarda con una rotocalco BOBST), e un ultimo sottogruppo che approfondirà i vari capitoli del primo manuale. È allo studio anche un momento di promozione e marketing con eventi di tipo convegnistico rivolti a stampatori, fornitori di tecnologia e brand-owner.

 

Il manuale: la rotocalco raccontata da chi la utilizza ogni giorno
La stampa rotocalco è una tecnologia che abbina una qualità di stampa particolarmente elevata a un ottimo rapporto prezzo per metro stampato che, sulle lunghe tirature, non conosce rivali. In poco più di cento pagine, la pubblicazione illustra tutti gli aspetti sottolineando le applicazioni e includendo un pratico glossario a chiusura. Dai cenni storici al flusso di lavoro, dal colore agli inchiostri e le vernici, passando per le fasi di prestampa e incisione cilindri e, ovviamente, per i componenti come la racla e i pressori. Il testo, stampato in inglese e in italiano, è un lavoro a più mani, dove alcuni dei massimi esperti del settore hanno messo in comune la loro esperienza per un’iniziativa divulgativa e di promozione della tecnologia rotocalco.
Il testo, oltre al capitolo scritto da Gianmatteo Maggioni (Cilindri stampa), include il lavoro di Giovanni Daprà (Introduzione, cenni storici, processo e prestampa), Carlo Carnelli (Colore), Giuseppe Gianetti (Inchiostri), Angelo Alloggia (Pressori) e Sergio Santarlasci (Racla).

“L’Italia ha una grande tradizione e un ampio know-how nella tecnologia rotocalco, – spiega il coordinatore del lavoro Gianmatteo Maggioni – non solo nella costruzione delle macchine, ma anche nell’incisione dei cilindri e nella produzione di componenti. Finora tutto questo era risaputo solo nella cerchia degli addetti ai lavori o poco più. Condividere queste conoscenze significa ridare alla rotocalco il ruolo che le spetta tra le tecnologie del printing, del converting e del packaging. Siamo il secondo Paese Europeo per stabilimenti di stampa rotocalco, dietro alla Germania e per numero di macchine da stampa installate per quanto riguarda il mercato dell’imballaggio flessibile e della stampa decorativa”.

L’importanza della formazione: network tra associazioni, imprese e scuole
Nel corso della presentazione del manuale, l’aspetto che è emerso in maniera preponderante on gli interventi degli esperti che hanno collaborato alla stesura del manuale è stata la carenza di formazione a partire dalle Scuole grafiche, elemento questo che li ha spinti a inserire nei vari capitoli anche alcune nozioni basilari indispensabili per meglio comprendere non solamente la stampa rotocalco ma più in generale l’industria della stampa, che una volta veniva definita come Arti Grafiche. La formazione e quindi un rapporto di collaborazione con le Scuole è uno degli obiettivi principali di questo progetto ed è anche il motivo per cui il gruppo di lavoro ha scelto volutamente di preparare un testo semplice, di facile comprensione e con nozioni di base; bisogna appassionare i giovani studenti e invogliarli ad approfondire la conoscenza di questa tecnica di stampa anche e soprattutto in relazione alle applicazioni, con un maggior supporto delle aziende alle Scuole, una disponibilità che è stata confermata da parte dei partecipanti al Gruppo di Lavoro Rotocalco di Acimga.
“Questo è il punto di partenza di un percorso che vogliamo portare avanti insieme a tutti gli operatori della filiera, dalle Scuole, alle aziende, passando per brand-owner e utilizzatori finali”, conclude Gianmatteo Maggioni.

 

A tu per tu con Andrea Briganti, direttore di Acimga
Alla luce della crescita del mercato ibrido, non sarebbe opportuno sedersi tutti attorno allo stesso tavolo e affrontare pro e contro delle varie tecnologie nel processo di stampa combinato?
“Come associazione di categoria rappresentiamo tutte le tecnologie di stampa e siamo coscienti della direzione sempre più ibrida del mercato. Ma il gruppo nasce da un’esigenza ben precisa: i brand owner e gli stampatori conoscono poco i vantaggi e le applicazioni della rotocalco. In questo contesto diventa difficile per uno stampatore, per esempio, scegliere una macchina ibrida con un’unità rotocalco, semplicemente perché non ha ben presente qual è il plus offerto da questa tecnologia. Il nostro compito come associazione resta di far conoscere tutte le soluzioni che i produttori di macchine italiane possono offrire alla supply chain. Perciò il gruppo rotocalco non toglie niente alle altre tecnologie. E non è un caso che da poco abbiamo siglato un accordo con Atif, l’associazione tecnica sulla flessografia, proprio per creare sinergie positive per i nostri soci, aumentando formazione e consapevolezza su tutte le tecnologie di stampa offerte dai costruttori italiani”.

Ci può spiegare meglio come intendete rapportarvi con ERA e su quali iniziative?
“La traduzione in inglese del manuale è in fase di stampa. Appena pronta anche questa versione fisseremo un incontro con i vertici di ERA per illustrargli il nostro progetto e per organizzare iniziative comuni non solo comunicative, ma soprattutto di formazione. Una lacuna italiana che il gruppo vuole colmare è proprio quella di aver fatto mancare la presenza dei costruttori di rotocalco nostrani ai tavoli delle associazioni internazionali. Non a caso, una delle prime iniziative del gruppo rotocalco è stata quella di delegare un componente (Carlo Carnelli) come rappresentante presso l’ISO (International Organization for Standardization)”.

Quali sono i requisiti per poter entrare a far parte dei prossimi gruppi di lavoro e chi volesse avere una copia del manuale a chi deve rivolgersi?
“Il gruppo rotocalco e i sottogruppi di lavoro (per l’evento annuale, per la formazione e per le ulteriori iniziative editoriali) sono aperti a tutti i soci Acimga e la partecipazione è fortemente consigliata. Ovviamente, il nostro scopo è di raccogliere e coinvolgere il maggior numero di aziende possibili, per questo abbiamo creato condizioni molto favorevoli per chi volesse iscriversi al gruppo, ma non fosse ancora socio Acimga. La nostra segreteria è a disposizione per illustrare le modalità di ingresso nell’associazione. Per quanto riguarda il manuale, copie singole sono già state inviate gratuitamente alle associazioni e agli enti formativi che ne hanno fatto richiesta. Quindi non c’è un prezzo per il libro. La nostra, è sempre bene ribadirlo, è un’associazione e quindi non mira al profitto. Il nostro scopo è creare le migliori condizioni per far esprimere le aziende italiane, facendo così crescere il settore”.

Per informazioni sul manuale è possibile rivogersi ad Acimga: info@acimga.it