L’impegno di Dow verso soluzioni di packaging riciclabili

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Da Labelexpo a K 2019, la multinazionale americana Dow è attiva su più fronti per supportare il mercato con nuovi prodotti studiati per migliorare le performance dei converter di etichette e con soluzioni di packaging innovative e riciclabili, grazie a prestigiose partnership

 

Da sinistra: isabelle Uhl e Meike Wesseling a Labelexpo Europe

Abbiamo seguito Dow con interesse e curiosità nei recenti appuntamenti fieristici, anche alla luce del grande clamore che avvolge in questo periodo i player che operano nel settore plastico, proprio come la multinazionale americana, uno dei principali fornitori di prodotti adesivi per spalmatura per l’industria delle etichette autoadesive e imballaggi flessibili, e sia a Labelexpo che a K abbiamo avuto modo di chiacchierare con manager di divisione, cercando di capire dalle loro parole quali passi stiano compiendo per offrire al mercato soluzioni di qualità in grado di soddisfare i requisiti di riciclabilità e sostenibilità.
Al contrario di quanto l’opinione pubblica si immagini, sono in primis queste società leader le prime interessate a trovare soluzioni in grado, da un lato di garantirsi il profitto economico e una continuità di business, utile anche per proseguire nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e dall’altro lato soluzioni a basso impatto ambientale e imballaggi riciclabili.

Nuovi prodotti per il settore autoadesivo ed health-care

A Labelexpo Dow ha presentato due nuove gamme di prodotti, un coating destinato ad applicazioni health-care e un nuovo brand per applicazioni nell’autoadesivo.
“Siamo felici di poter condividere con il mercato le nostre innovazioni dedicate al mondo dell’etichetta autoadesiva, un settore strategico per Dow e verso il quale ci poniamo in un’ottica di servizio, soprattutto verso i nostri clienti, sempre più alla ricerca di soluzioni versatili, con un occhio attento verso i costi e la sostenibilità. Abbiamo presentato una nuova linea coating SYL-OFF, in tre versioni, sviluppata proprio per soddisfare esigenze di substrati più porosi per applicazioni nel settore igienico-sanitario. Questa soluzione consente ai converter di poter utilizzare carta meno costosa e meno silicone, realizzando un prodotto a un prezzo competitivo”, ci racconta Meike Wesseling Responabile Mondiale di Dow per la divisione Release Coating.
Dow si è resa protagonista nei giorni della fiera anche di una sessione di training sui liner all’interno del programma di workshop sui materiali autoadesivi e in un seminario dedicato ai trends dell’industria del Silicone&Coating.
“A Labelexpo la nostra divisione materiali autoadesivi ha presentato tre nuovi prodotti racchiusi in un nuovo brand, INVISU. Si tratta di soluzioni per etichette in film e carta, nati dalla collaborazione con alcuni nostri clienti. Questa nuova gamma risponde alle stringenti norme in materia di food-contact. Il mercato dell’etichetta è estremamente competitivo, con la battaglia dei prezzi che coinvolge sia i materiali che i processi produttivi, pertanto il nostro compito è riuscire a sviluppare soluzioni innovative, sostenibili e in grado di migliorare l’efficienza e le performance produttive dei nostri clienti”, dice Isabelle Uhl, Market Development Manager della divisione adesivi acrilici di Dow Packaging & Specialty Plastics.

 

Romain Cazenave a K 2019

Quante novità per l’imballaggio flessibile presentate a K 2019: la sfida è progettare confezioni pensando già al riciclo
A K 2019 incontriamo invece Romain Cazenave, Marketing Director Packaging EMEA di Dow nell’affollato stand al padiglione 8, dedicato proprio alle aziende chimiche, e prima di iniziare a parlare con Romain delle numerose novità presentate per il mondo dell’imballaggio flessibile, non possiamo non notare un campione di erba sintetica, realizzata da Dow con polietilene, omologato dalla FIFA che potremo vedere presto sui campi da calcio di tutto il mondo. Questo è un esempio concreto dell’impegno che Dow sta mettendo in atto per favorire in ogni modo il recupero del materiale plastico per attuare un’economia circolare. “La nostra sfida è quella di pensare a un design del packaging in un’ottica di riciclabilità finale, cercando di trovare soluzioni monomateriale senza compromettere le funzionalità del packaging. Una riciclabilità che Dow affronta sia da un punto di vista meccanico e dove non possibile, ovviamente anche da un punto di vista chimico”, ci racconta Romain Cazenave. Il riciclo meccanico è la soluzione preferibile da portare avanti, e Dow ha creato una rete insieme a dei partner europei per il recupero del film in polietilene che può essere utilizzato per la struttura interna di nuovi packaging mentre per la struttura esterna bisogna impiegare materiale vergine. Quando invece il materiale da riciclare è molto povero, si procede a un riciclo chimico, creando un prodotto simile alla nafta, che verrà impiegato per la produzione di nuovo materiale, garantendo comunque una circolarità del materiale.
Dow a K ha presentato un portfolio completo di soluzioni progettate per essere riciclacibili, grazie alla collaborazione con 20 aziende leader. 30 i progetti di imballaggi presentati, soluzioni in polietilene, per diverse applicazioni, dal food, ai prodotti per la casa e l’igiene personale, utilizzando resine, coating e adesivi Dow, utilizzando diverse tecnologie di produzione film e converting.
I converter e i brand-owner, oltre a utilizzare tecnologie e materiali innovativi, possono inoltre sfruttare i servizi e le competenze dei Dow Pack Studios, dove la multinazionale americana offre supporto nel design, test e validazione delle soluzioni di packaging in polietilene riciclabile.

 

Dow e Mespack: buste mono-materiale
Una di queste collaborazioni, in un segmento in grande sviluppo, è relativa alle buste stand-up, ha portato Dow a lavorare insieme a Mespack, un costruttore di macchine per il riempimento delle buste, per sviluppare un prodotto che fosse riciclabile, senza comprometterne la macchinabilità. L’obiettivo è nel medio termine, diciamo i prossimi 5 anni, durante i quali verranno testati diversi film e materiali, per garantire una produttività elevata senza compromettere le caratteristiche di questo prodotto che viene utilizzato per gli alimenti dei bambini, condimenti, così come applicazioni nel trattamento della persona (sapone, shampo, lozioni corpo…). Il mercato delle buste è enorme, visto che ne vengono prodotti 86 milioni di pezzi l’anno, e garantirne la riciclabilità è essenziale. A K è stato presentato il primo risultato di questa collaborazione.

 

Packaging alta barriera, riciclabili
Dow, insieme a BOBST, Hosokawa Alpine ed Elba ha sviluppato una soluzione di imballaggio flessibile alta barriera, monomateriale e quindi riciclabile.
La complessità di una soluzione come questa risiede nel fatto di dover incorporare le funzioni barriera che solitamente venivano garantite grazie a strutture multi-materiale. Anche in questo caso la soluzione è nata presso i Dow Pack Studios, partendo da una resina per la produzione di un film PE monomateriale, riciclabile e soprattutto in grado di garantire le stesse prestazioni di una struttura a più materiali. “I campioni presentati ai clienti durante la fiera, dimostrano chiaramente la direzione da seguire, per poter ottenere dei packaging monomateriali, riciclabili. Noi ce la stiamo mettendo tutta per aiutare il mercato affinché adotti soluzioni più sostenibili e i nostri investimenti futuri saranno tutti rivolti verso questa direzione, dalla quale assolutamente non si torna indietro”, conclude Romain Cazenave.