La qualità della stampa flexo italiana premiata anche oltreoceano
Lo scorso 27 ottobre tre aziende sono state premiate in occasione del premio internazionale alla qualità flexo brasiliano intitolato a Sergio Vay: Multicolor Italia, Cartastampa e Bioplast
La premiazione ha avuto luogo a Milano il 9 gennaio, presso la sede di Atif, e i premi sono stati consegnati da Sante Conselvan, presidente ATIF e FTA Europe. “La collaborazione tra Atif, FTA Europe e l’associazione brasiliana per la stampa flessografica ABFLEXO, nata nel 1989, dura da molto tempo anche perché il contatto fra Italia e Brasile è iniziato molti anni fa”, ha dichiarato Conselvan.
Il professor Sergio Vay, scomparso nel 2008, è stato insegnante presso la Scuola Grafica Theobaldo De Nigris presso il SENAI (Centro di formazione tecnologico brasiliano). Questa scuola fu fondata negli anni ’70 con un importante contributo italiano, perché la direzione fu affidata a GianMario Moccagatta e gli insegnanti italiani furono appunto Bruno Cialone e Sergio Vay.
Sergio si interessò in particolare del processo flessografico e fu proprio lui che fondò l’Associazione Brasiliana di Flessografia ABFLEXO, associata alla FTA americana. Egli creò anche Inforflexo, la prima rivista tecnica brasiliana del settore; ha inoltre sponsorizzato l’esposizione flessografica di Sao Paulo Expoflex. Alla memoria di Sergio è stato intitolato il premio annuale alla qualità flexo, creato nel 1993.
L’anno scorso l’Associazione brasiliana ha chiesto a FTA Europe di presentare dei lavori prodotti da aziende italiane, per partecipare a questo premio internazionale alla qualità flexo. E i risultati sono stati davvero positivi, confermando la qualità e l’accuratezza garantita dagli stampatori flexo italiani.
Le aziende premiate
1° – Multicolor Italia per l’etichetta di Jameson Triple Distilled Iirish Whiskey da 200 ml
2° – Cartastampa per la confezione Cremini 30% di nocciole
3° – Bioplast per imballaggio Barbie Princess Sweet Club

Multi-color Italia fa parte della multinazionale Multi-Color Corporation, fornitore globale di soluzioni di etichettatura, i dipendenti sono circa 5000 e i siti produttivi sono una cinquantina. In Italia gli stabilimenti sono situati in Piemonte e Toscana, la sede di Lucca nasce nel 2010 da Guidotti Centrostampa. Oggi è un’azienda leader in Italia, specializzata nella produzione di etichette di altissima qualità per il settore vini & liquori e per il mercato dell’olio di oliva a livello internazionale.

CartaStampa, con sede a Fornaci di Briosco (Monza e Brianza), nasce nel 1963 per proporre sul mercato imballaggi flessibili e accoppiato in alluminio. A gestione familiare, oggi vede già all’opera la terza generazione. Cartastampa ha vissuto una crescita a piccoli passi, ma costante nel tempo, e si rivolge soprattutto al settore alimentare e ora, grazie a nuovi investimenti tecnologici, sta puntando molto sul mercato estero.

Bioplast di Fisciano (SA), opera fin dagli anni ottanta nel settore della produzione di imballaggi in film plastici, film biodegradabili e compostabili, e sacchetti finestrati. L’azienda ha sempre creduto nell’innovazione di prodotto e di processo, questo le ha consentito di acquisire un ruolo importante in Italia e all’estero. Bioplast è licenziataria Novamont per il prodotto Mater-bi.
Dopo aver consegnato i premi ai vincitori, Conselvan ha concluso l’evento ricordando “l’importanza di momenti di confronto tra le associazioni flessografiche, che sono stimolanti da un punto di vista tecnico e anche funzionale, cioè per promuovere e consolidare ancora di più la percezione e il successo della stampa flessografica nel mondo, facendone percepire il valore anche a chi tecnico non è. E questo si ottiene anche con vere e proprie attività di lobbying, per far comprendere alle istituzioni che il settore della flexo non è in crisi, perché è una tecnologia legata al settore degli imballaggi, che è in crescita costante a livello di produzione e di consumi. Quindi va sicuramente tutelato e regolamentato, ma con norme che ne rispecchino le effettive caratteristiche tecnologiche e di filiera”.