Piccola ma dinamica realtà della provincia di Caserta, Italian Printing Inks (Ipinks) è un’azienda familiare che raccoglie l’eredità di storiche società nel campo delle arti grafiche. 18 persone, un team di 4 addetti dedicati alla ricerca e sviluppo fanno di Ipinks un’azienda capace di ascoltare ogni singola esigenza e di trasformarla in soluzioni ad hoc per il cliente, riuscendo a soddisfare le esigenze di stampatori e converter in diversi campi di applicazione
Il 2020 avrebbe dovuto rappresentare per Italian Printing Inks (Ipinks) il lancio sulla scena internazionale con la presenza a DRUPA, dove l’azienda avrebbe esposto per la prima volta, e dando seguito alla prima importante partecipazione a un evento fieristico avvenuto con la presenza a Print4All 2018. “Eravamo in trepidante attesa, poi l’emergenza Covid-19 ci ha costretto a cambiare i programmi, riallineare i progetti di R&D, a fronte delle priorità produttive in quanto i mesi di marzo e aprile sono stati estremamente frenetici. I nostri clienti stampatori impegnati nella filiera alimentare, escludendo qualche caso nel settore delle scatole per pizze da asporto che ha subito qualche rallentamento, hanno mantenuto un buon livello di approvvigionamento ed elevati standard di lavoro. Messe in atto tutte le misure di cautela previste, abbiamo proseguito a produrre e a supportare i clienti della filiera”, esordisce Aldo De Luca, Direttore Generale di Ipinks, gestita insieme al nipote Vincenzo, amministratore della società che si occupa della parte commerciale, con un raggio d’azione prevalente sul territorio italiano ma in fase di crescita e sviluppo nell’esportazione. Lo sviluppo commerciale è senz’altro uno degli step che avrebbero trovato in DRUPA una preziosa sponda; per aumentare la presenza in modo capillare ed elevare ulteriormente la qualità di servizio sul territorio, Ipinks ha deciso di attuare nuove politiche commerciali, tra cui anche l’aumento e il re-enginering della rete commerciale-logistica esistente, ricercando anche nuovi Rappresentati e Agenti, per poter raggiungere gli ulteriori livelli di crescita ricercati e previsti
La stampa nel DNA di Ipinks
La presenza della famiglia De Luca, nel mondo delle arti grafiche, risale al 1896 con la fonderia Tipografica Meridionale che produceva caratteri da stampa per i maggiori quotidiani fino agli anni ’50. Negli anni’60 viene fondata l’azienda Diellecolor, per la produzione di inchiostri offset, dalla quale Ipinks raccoglie orgogliosamente il testimone nel 2013 proseguendo la produzione di inchiostri offset, mentre acquista da Central Color la produzione di inchiostri flexo all’acqua.
Gli inchiostri offset per stampa a foglio e stampa flexo a base acqua, hanno sempre rappresentato il core business aziendale, a cui nel corso degli anni si sono aggiunti anche gli inchiostri UV (tradizionali e UV-LED), gli inchiostri per il packaging metallico (alchidici, UV e UV-LED). Inoltre, per fine anno è prevista la partenza della fase di sviluppo degl’inchiostri flexo UV ed in generale tutta la gamma Uv a bassa migrazione per imballaggio alimentare.
Una gamma di inchiostri per ogni esigenza
“Per quanto riguarda gli inchiostri offset, siamo specializzati nei prodotti convenzionali a bassa migrazione per la cartotecnica e l’industria del packaging alimentare, mentre per quanto riguarda i prodotti per la stampa flessografica, il nostro focus è sugli inchiostri a base acqua per la stampa di cartone ondulato , tutti i supporti plastici e tissue. Nella nostra gamma abbiamo inoltre le vernici da sovrastampa di tutti i tipi nonché tutti gli additivi normalmente utilizzati nelle varie tipologie di stampa”, dice Aldo De Luca, sottolineando come il servizio al cliente sia uno dei punti cardine che anima l’azienda, “Inoltre, in collaborazione continua con i nostri clienti, sviluppiamo e testiamo i prodotti sui supporti e materiali sopra i quali poi i clienti dovranno stampare, anche formulando prodotti customizzati o vere e proprie nuove ricette personalizzate quando necessario. Del resto, per potersi distinguere in un contesto estremamente competitivo, dove le realtà multinazionali rappresentano una larga maggioranza, la specializzazione e l’estrema cura del cliente sono sicuramente armi vincenti”.
Ricerca e sviluppo, collaborazioni strategiche e il focus sui prodotti base acqua
“Produciamo tutto al nostro interno, con un processo produttivo completamente automatizzato, dal dosaggio a l’inscatolamento del prodotto finito. La produzione di colori a campione o Pantone offset è garantita dalla stazione di miscelazione a 32 teste completamente automatizzata e per la linea per inchiostri flexo a base acqua da 2 stazioni di miscelazione. Da un punto di vista normativo, ritengo importante sottolineare che la completa rintracciabilità del prodotto e di tutte le materie prime in esso contenuto è garantita dalla gestione informatizzata delle schede di produzione, in ottemperanza del regolamento 2023/2006/UE. Serie specifiche sono state sviluppate per gli imballaggi alimentari, sia per la stampa offset che flexo a base acqua, che soddisfano la normativa quadro 1935/2004/UE, lo standard di qualità BS EN646:2006 e il disciplinare OK COMPOST basato sulla norma EN 13432. Nel 2018 infine la certificazione ISO 9001:2015”, aggiunge De Luca.
L’azienda crede molto nel futuro degli inchiostri a base acqua, verso i quali sta concentrando i suoi sforzi.
Da tempo è attiva una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università Federico II di Napoli per lo sviluppo di nuovi prodotti, e sono già 2 le tesi di laurea specialistica presentate e una tesi di dottorato attiva, che hanno coinvolto l’azienda e il Dipartimento nello studio del comportamento e la formulazione degli inchiostri da stampa. Sul fronte delle collaborazioni esterne, Ipinks è riuscita a portare avanti con alcuni clienti, progetti specifici di sviluppo che dovranno portare queste aziende di stampa a utilizzare sempre di più in futuro gli inchiostri a base acqua anche su supporti non assorbenti, che a tutt’oggi rappresenta un obbiettivo per molte aziende sensibili al proprio impatto ambientale. Se per il cartone ondulato, proprio per via della natura del materiale da stampare, l’adozione di soluzioni all’acqua risultano facilitate, nel mondo del film flessibile è senz’altro più complicato. “Stampare con l’ausilio di solventi è senz’altro più semplice, l’essicazione è più rapida e le macchine da stampa lavorano senza problemi alle massime velocità. Utilizzare gli inchiostri all’acqua su una macchina da stampa di nuova generazione semplificherebbe senz’altro le operazioni, tuttavia dovendo convertire macchine da stampa di qualche anno all’impiego di inchiostri all’acqua sono necessari degli accorgimenti peculiari e dei set-up specifici, tenendo inoltre presente che determinate prestazioni non saranno raggiungibili. Cambia un po’ il paradigma del lavoro di stampa, ma i risultati in termini di brillantezza dello stampato finito, e ancora maggiormente di eco-sostenibilità del processo industriale, sono molto rilevanti”, aggiunge De Luca, svelandoci che con un cliente stanno sviluppando e testando degli inchiostri a base acqua anche per la stampa rotocalco, seppur con dei limiti a oggi invalicabili, ma che in futuro, grazie allo sviluppo di materiali e tecnologie correlate, potranno garantire risultati soddisfacenti a livello di produttività industriale.
Il progetto degli inchiostri digitali a base acqua
Nel 2019 Ipinks, sempre sensibile ai cambiamenti del mercato e ai nuovi trend industriali, ha avviato un progetto per lo sviluppo di inchiostri digitali a base acqua, per poter in futuro operare e supportare i propri clienti anche in questo mercato. “Siamo alla costante e continua ricerca di nicchie e nuove specializzazioni che offrano la possibilità di sviluppi importanti e che creino valore aggiunto per i nostri clienti e per noi, come ad esempio, l’UV a bassa migrazione o il digitale, i quali ad oggi in termini di volumi non rappresentano importanti quantità, ma dal punto di vista qualitativo rappresentano nella nostra realtà aziendale una bella e necessaria diversificazione. Senza dimenticare inoltre, che oggi molti stampatori, sia offset, che flexo, hanno acquisito al proprio interno macchine da stampa digitale, e il poter fornire un portafoglio prodotti adatto a tutte le tipologie di stampa, per noi è sicuramente un fattore competitivo vincente”, conclude De Luca.