
All’inizio dell’anno, Asher Levy è stato nominato presidente attivo di Landa Digital Printing (LDP). Precedentemente CEO di Orbotech Ltd., entra in LDP in un momento di grandi opportunità, ma anche di sfide totalmente nuove a seguito della pandemia che colpisce la maggior parte delle industrie globali. Dopo qualche mese in azienda, Asher spiega il suo ruolo in LDP e i progetti futuri.
Dopo una lunga e importante carriera in Orbotech, quali sono state le ragioni che l’hanno motivata di più e decidere quindi di far parte di LDP?
“Sono stato fortemente influenzato dal mio primo incontro con Benny Landa nel 2019. Benny è venuto a trovarci a Orbotech e ha fatto una breve presentazione di LDP e sono rimasto semplicemente affascinato da ciò che ha condiviso. Ci siamo poi tenuti in contatto e poi Benny mi ha invitato a entrare in azienda come presidente attivo.
Perché ho deciso di entrare in LDP? In primo luogo grazie alla personalità di Benny, davvero molto interessante e stimolante. In secondo luogo, ho fatto alcune ricerche per conoscere meglio l’azienda, la tecnologia, le dimensioni del mercato a cui si rivolge e quindi l’industria in generale. A quel punto, ho capito che le opportunità per la nanografia potevano essere tante”.
Quali sono le tue responsabilità nel ruolo di presidente attivo?
“Da un punto di vista generale è quello di integrare, supportare ed essere un vero partner per il CEO dell’azienda. Nella quotidianità, ciò significa che ho un ruolo attivo nella pianificazione dello sviluppo aziendale, oltre ad aiutare a definire tutte le iniziative strategiche relative a prodotti a lungo termine e alla crescita. Inoltre, significa anche preparare l’azienda per le sue iniziative future, ad esempio raccogliere capitali o assumere personale senior. Inoltre il mio ruolo è anche quello di sostenere e diffondere i valori dell’azienda e la sua cultura”.
Non molto tempo dopo che è entrato in LDP il mondo è stato colpito dalla pandemia: come ha influito sui tuoi primi mesi?
“La pandemia ha avuto un impatto enorme e profondo su tutto il mondo, quindi ha naturalmente dominato le mie scelte, soprattutto perché agivo anche come CEO ad interim.
L’impatto della pandemia si è fatto sentire in ogni ambito dell’azienda, con molte domande a cui rispondere. Ad esempio, come comunicare con i clienti? Come dimostriamo le nostre macchine? Cosa succede ora che drupa 2020 è stata rinviata? E soprattutto, come potremo continuare a supportare concretamente i clienti? E nel rispondere a queste domande, sono rimasto impressionato dalla risposta dell’azienda. La squadra ha fatto un lavoro straordinario nel reagire rapidamente, apportando rapidi cambiamenti per limitare qualsiasi impatto finanziario a lungo termine. Tutta l’azienda ha anche lavorato molto rapidamente e in modo intelligente per affrontare anche altre sfide chiave: assumere ingegneri locali esperti sul campo per supportare i nostri clienti e mantenerli operativi. La pandemia ha decisamente accelerato il mio processo di inserimento, e questo mi ha fatto conoscere l’azienda molto rapidamente. E sebbene la pandemia continui a essere una sfida, non riesco a pensare a una situazione in cui le nostre squadre non siano state in grado di trovare una soluzione”.
Quali sono le tue prime osservazioni su LDP?
“Wow, ce ne sono molte. Se inizio con la cultura, alcune aziende ti fanno sentire come se tutti possono essere sostituibili, ma questo non è il modo di gestire l’azienda di Benny. LDP è incentrata sulle persone e questo ti fa sentire a tuo agio e benvenuto sin dal primo giorno. Abbiamo a disposizione una soluzione tecnologica superiore che risponde in modo aggressivo alle esigenze del mercato, presentando un’enorme opportunità per noi e per i nostri clienti. Naturalmente, ora siamo nella fase di realizzazione che porta altre sfide, ma sono sicuro che sono tutte sotto il nostro controllo. Tutti i nostri collaboratori hanno il talento e la professionalità per portare a termine con successo questa fase, anche in caso di pandemia”.
Quindi, quali sono i suoi obiettivi principali per i prossimi 12 mesi?
“Nell’immediato futuro, come la maggior parte delle aziende, è importante essere pronti per quando il mercato riaprirà. Naturalmente, ci sono ancora alcune grandi incognite, soprattutto per quanto riguarda la pandemia e il suo potenziale impatto sull’economia mondiale e sulle attività dei nostri clienti. Ma devo dire che in base a ciò che ci dicono i nostri clienti, che sono positivi riguardo al futuro, sono molto ottimista. Quindi, per supportarli e fare in modo che siano sempre operativi quando il mondo inizierà a sbloccarsi, rafforzeremo ulteriormente la gestione dei materiali di consumo, per i quali ci sarà senza dubbio un aumento della domanda. Continueremo inoltre a costruire un piano aziendale stimolante ma affidabile e realizzabile per il 2021”.