Marco Gambardella Presidente di Atif e imprenditore nel settore del flexible packaging con l’azienda di famiglia Bioplast di Fisciano (Sa), ha espresso il suo punto di vista in una intervista pubblicata il 26 marzo su “Affari Italiani”, e condivisa anche sui suoi profili social. Ne riportiamo qui di seguito i punti salienti.

“Gli operatori della filiera del packaging stanno compiendo sforzi enormi per far fronte comune contro l’emergenza Coronavirus. Il nostro impegno mira innanzitutto a garantire il regolare approvvigionamento dei supermercati e delle farmacie di tutto il Paese. Per tutelare i nostri collaboratori, negli impianti produttivi sono state messe in atto tutte le precauzioni necessarie. […]
Laddove è stato possibile, le aziende della filiera hanno riconvertito le linee di lavorazione per dedicarsi alla produzione massiva di dispositivi di protezione individuale (Dpi), mascherine e camici per il personale ospedaliero. […] A loro va il nostro rispetto, la nostra solidarietà e tutta la nostra gratitudine.
Come imprenditori e cittadini, stiamo facendo la nostra parte per superare questi giorni difficili e farci trovare pronti quando finalmente potremo tornare alla normalità. Anche le istituzioni stanno facendo la loro parte. Il decreto Cura Italia è un primo passo che va nella direzione del sostegno alle famiglie, ai commercianti, ai liberi professionisti e alle imprese. La possibilità di sospendere per nove mesi il mutuo sulla prima casa, il credito di imposta sulla sanificazione degli ambienti e la sospensione del pagamento del fitto di marzo per i negozi sono una prova del fatto che lo Stato e le Regioni stanno cercando di non lasciare nessuno da solo. Quando l’emergenza sarà alla spalle servirà un grande sforzo comune per far ripartire l’economica e, con essa, l’intero Sistema Paese. Il Coronavirus è paragonabile ad una guerra e la storia ci insegna che, dopo una guerra, sono necessari investimenti straordinari. Occorrerà un nuovo piano Marshall, un’azione”, conclude Marco Gambardella.