Focus sui business più redditizi, tagli dei costi di produzione e strutturali, stop alla produzione della Primefire e delle offset di grande formato, riduzione globale della forza lavoro e azioni finanziarie volte a rafforzare la posizione di Heidelberg, azzerando il debito, per ripartire dai business nei quali Heidelberg è universalmente riconosciuta leader di mercato, con particolare attenzione alla digitalizzazione del processo produttivo
Erano misure attese, ampiamente annunciate nei mesi scorsi, ma leggerle nero su bianco nel comunicato rilasciato lo scorso mese di marzo ha destato comunque clamore, perché quando un gruppo leader mondiale come Heidelberg mette in atto determinate misure, non si può restare indifferenti. Una visione strategica sul lungo periodo, quella che attuerà Heidelberg e che consentirà di creare una società finanziariamente molto solida, focalizzata sulle tecnologie in grado di portare quella redditività necessaria a ad alimentare le attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.
“Il riallineamento di Heidelberg è un passo importante per la nostra azienda che comporta anche alcuni cambiamenti dolorosi. Per quanto sia stato difficile per noi prendere questa decisione, è necessaria per riportare la nostra azienda sulla strada del successo. La sospensione della produzione dei prodotti non redditizi ci consente di concentrarci sul nostro core business, forte e redditizio. È qui che consolideremo ulteriormente la posizione di leader di mercato di Heidelberg sfruttando le opportunità della digitalizzazione. In futuro, continueremo a fornire ai nostri clienti in tutto il mondo soluzioni e servizi digitali tecnologicamente all’avanguardia su tutta la linea”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Heidelberg Rainer Hundsdörfer.
Heidelberg interromperà la produzione di quei prodotti che guadagnano troppo poco e incidono in modo significativo sulla redditività dell’azienda con una perdita annua di circa 50 milioni di euro. Nella stampa digitale, ad esempio, il mercato di riferimento della Primefire 106 è cresciuto molto più lentamente del previsto a causa delle difficoltà del settore e del mercato. Nella stampa offset a foglio, la gamma di prodotti di grande formato è stata ben al di sotto degli obiettivi di vendita a causa di un cambiamento fondamentale nella struttura del mercato per questo comparto. Per migliorare la redditività complessiva il prima possibile, la produzione in entrambe le attività sarà interrotta al più tardi entro la fine del 2020. L’obiettivo è focalizzare Heidelberg su attività redditizie al fine di garantire prestazioni operative solide e redditività, anche quando i tempi sono difficili.
Come già annunciato, il riallineamento di Heidelberg è accompagnato da una completa razionalizzazione dei costi di produzione e strutturali. In totale, le misure pianificate interesseranno fino a 2.000 posti di lavoro in tutto il mondo. Ciò potrà comportare anche la chiusura di impianti. Questa riduzione è una parte essenziale delle misure per il riallineamento di Heidelberg, in modo del tutto indipendente dall’attuale difficile situazione commerciale a causa della pandemia da Coronavirus.
Concentrazione sulla leadership tecnologica nel core business con enfasi sulla digitalizzazione per andare avanti
Al centro del riallineamento ci sarà un focus costante sulle attività redditizie di Heidelberg, che la posizionano tra i leader del mercato mondiale. Queste attività servono un mercato globale che secondo gli esperti crescerà leggermente negli anni a venire e forniranno una solida base per i prodotti e le soluzioni Heidelberg con un volume di produzione di stampa stabile a lungo termine che supera i 400 miliardi di euro l’anno.
Con il suo portafoglio di soluzioni integrate e nuovi modelli di business digitali come l’abbonamento, Heidelberg continuerà a espandere il suo ruolo tecnologico con l’obiettivo di guidare ancora meglio il successo dei suoi clienti in futuro e di conseguenza tornare a una crescita sostenibile. I futuri investimenti si concentreranno sulla digitalizzazione end-to-end completa della creazione di valore per i clienti, che significa principalmente soluzioni integrate per macchine, software, consumabili e servizi. L’obiettivo è quella di creare una piattaforma IoT intersettoriale per automatizzare tutte le relazioni cliente-fornitore. Questa soluzione consentirà agli stampatori di garantire un significativo aumento della produttività.
A TU PER TU CON ALBERTO MAZZOLENI, AMMINISTRATORE DELEGATO HEIDELBERG ITALIA.
Il mercato italiano è per Heidelberg uno dei più importanti, non tanto per le dimensioni, sicuramente da un punto di vista numerico da noi non è la quantità a farla da padrona, ma piuttosto per la qualità e la varietà delle soluzioni che fanno parte del portafoglio del costruttore tedesco: l’industria cartotecnica, il settore delle etichette, senza dimenticare l’imballaggio flessibile, trovano in Heidelberg un importante punto di riferimento.
Alla luce di quanto comunicato dalla vostra casa madre, quali saranno le ripercussioni su Heidelberg Italia?
“Heidelberg ha recentemente comunicato una rivisitazione del proprio porfolio in ragione di una nuova strategia che permetta a breve un recupero della profittabilità e della stabilità della azienda. Lavoreremo sapendo che potremo contare anche sulla continuità della strategia “Heidelberg goes digital” che è un impegno per la nostra crescita.
È stato annunciato anche un piano di ristrutturazione a livello mondiale per quanto riguarda organizzazione e costi. HIT lavorerà in tal senso quando saranno chiariti gli obiettivi per singolo paese. Certamente affronteremo con maturità e managerialità questo progetto che riteniamo vitale per Heidelberg”.
Nonostante la dismissione del digitale grande formato, Heidelberg resterà nel business della stampa digitale piccolo formato? Sono previsti nuovi sviluppi tecnologici in questo segmento?
“Tutta linea Versafire che solo in Italia conta più di cento installazioni e migliaia nel mondo verrà rafforzata. Come Heidelberg Italia abbiamo da poco inaugurato il Digital Experience Center per far fronte al numero crescente di demo e per rafforzare ulteriormente la nostra posizione sul mercato nazionale. Gli investimenti sul digitale non si fermano, più avanti ci saranno altre novità”.
Perché la Primefire ha fatto fatica ad affermarsi sul mercato?
“La Primefire pur avendo raggiunto un alto livello di affidabilità operativa molto elevato, ha un rapporto prezzo-prestazione che la rende difficilmente collocabile sul mercato in maniera massiva. Il conto economico della macchina purtroppo però genera grosse perdite per la società e quindi è stato deciso di sospendere la produzione per non appesantire ulteriormente il bilancio aziendale. La scelta è stata quella di selezionare le varie linee di prodotto sulla base della profittabilità, ogni area deve essere in grado di camminare con le proprie gambe”.
Anche la offset a foglio di grande formato viene dismessa, eppure il mercato del packaging cartotecnico richiede il grande formato, come mai questa difficoltà?
“Anche in questo caso è stata fatta un’analisi della profittabilità delle macchine da stampa grande che è fortemente negativa. Su tutto il parco installato garantiremo assistenza e parti di ricambio per dieci anni. La nostra volontà è quella di concentrarci sul formato principe della 70 x 100 su cui abbiamo una leadership tecnologica indiscussa e sui cui continueremo a concentrare il grosso degli investimenti”.
Heidelberg Italia come sta affrontando questo periodo di stop forzato?
“Abbiamo conosciuto e praticato un nuovo modo di lavorare, trasformando la nostra azienda da reale in “virtuale”. Tutti i dipendenti via VPN sono collegati da casa e lavorano in modalità smart working con risultati di efficacia ed efficienza molto interessanti. Fa eccezione il magazzino prodotti di Bollate che non si è mai fermato ed è perfettamente operativo, così come il nostro Servizio di Assistenza Tecnica che interviene regolarmente dai clienti sia in remoto che on-site”.
Prevedete azioni di promozione delle tecnologie che avreste presentato a Drupa oppure le terrete nel cassetto per il 2021?
“Presenteremo la maggior parte delle novità previste per drupa perché sono già disponibili e non ha senso tenerle nel cassetto. In particolare sulla linea Speedmaster generazione 2020, stiamo già presentando le novità baste sull’ulteriore miglioramento della automazione e sull’utilizzo della intelligenza artificiale. Molte informazioni sono già disponibili sul nostro sito. Ci sarà tempo per preparare altre novità per Aprile 2021 a Dusseldorf”.
Quanto è importante il settore flessografico nella vostra offerta e prevedete ulteriori ampliamenti in questo comparto?
“Il settore flexo, molto importante per noi, non sta risentendo dello stop, anzi siamo di fronte ad una impennata delle vendite. La ragione è abbastanza semplice, essendo la maggior parte dei prodotti flessografici legati al settore alimentare, soprattutto l’imballaggio flessibile, ed essendo noi “bloccati” a casa, questa tipologia di consumi è fortemente aumentata. Per quanto riguarda le novità nel campo delle attrezzature che stiamo presentando, rafforzando il nostro storico rapporto con Flint Flexo, segnaliamo il sistema termico di trattamento del polimero Xpress, l’espositore Catena collegato con il CtP ThermoflexX”.
Cosa si sente di dire alle aziende di stampa italiane preoccupate per il futuro?
“Siamo ormai da anni in un mercato dinamico che ha subito e sta subendo una trasformazione/evoluzione. Credo che il forte ridimensionamento per non dire consolidamento sia ormai avvenuto attraverso acquisizioni, chiusure e altro. Probabilmente questa situazione di crisi sanitaria darà un altro scossone ma voglio dire che non possiamo assolutamente essere pessimisti ma realisti. Come imprenditori e managers prendiamo decisioni importanti ogni giorno supportati dalla esperienza ma anche, secondo me, da un sano istinto. Ci sarà sempre spazio per chi punta su innovazione e qualità. Heidelberg crede fortemente in questo mercato e vuole continuare ad essere leader e partner dei propri clienti”.